7 dicembre 2009

mostre ventisettetrentasette +presS/Tmag


Il giorno 11 dicembre 2009 alle ore 17.30 presso la Casa dell'Architettura di Roma piazza Manfredo Fanti 47, avranno luogo le inaugurazioni delle mostre ventisettetrentasette. Rassegna Internazionale di Giovani Architetti Romani e presS/Tmag.
L'occasione offrirà ai partecipanti una opportunità di confronto e di dibattito sullo stato della giovane architettura italiana.
Interverranno:
Alessandro Ridolfi Consigliere dell'Ordine P.P.C di Roma e Provincia e delegato alle attività della Consulta Giovani Architetti
Margherita Guccione Direttore del MAXXI Architettura - Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Cecilia D'Elia Vicepresidente della Provincia di Roma
Massimo Pineschi Consigliere segretario - Ufficio di Presidenza Consiglio regionale del Lazio
Nicoletta Mairo Coordinatrice della Consulta Giovanile Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provincia che presenterà la mostra ventisettetrentasette.R.I.G.A.R.


Chiuderà l'incontro Luigi Prestinenza Puglisi, architetto e critico di architettura, che presenterà il volume e la mostra intitolati presS/Tmag: raccolta di opere di architettura tratte dalla rivista elettronica presS/Tmagazine.
Al termine dell'inaugurazione si offrirà un buffet.
Le esposizioni rimarranno aperte al pubblico fino alla chiusura della Casa dell'Architettura in occasione delle festività natalizie.
Ingresso libero

4 novembre 2009

Presentazione alla Triennale di Milano di Lettera22 __ il film documentario su Adriano Olivetti




Lettera22
un documentario di Emanuele Piccardo su Adriano Olivetti


GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2009 ORE 19
Triennale di Milano_Design Museum_Viale Alemagna 6 – Milano


Nell'ambito della rassegna VideoAgorà a cura di Silvana Annichiarico
verrà proiettato il documentario su Adriano Olivetti, prodotto da plug_in.


Lettera22 è un film documentario su Adriano Olivetti, industriale, politico, urbanista e intellettuale che ha segnato con la sua opera la storia del nostro paese. Adriano Olivetti ha contribuito per un trentennio alla formazione della classe dirigente italiana. Il suo pensiero, i suoi scritti e le sue opere sono state e sono tuttora all'avanguardia in Italia e nel mondo.
Lettera22 si è posto come obiettivo il racconto di questa straordinaria avventura umana, industriale, culturale e architettonica attraverso le opere rimaste e immediatamente riconoscibili: le architetture. Le architetture però non riuscivano a definire la complessa e poliedrica personalità di Olivetti per questo sono stati coinvolti uomini e donne che, al pari delle architetture, hanno vissuto l'esperienza olivettiana e hanno contribuito a renderla grande.
Gli intellettuali: Furio Colombo, Franco Ferrarotti, Luciano Gallino;
Gli operai Noè Malerba e Fiorentina Vittonatti;
I funzionari Cornelia Lombardo, Camillo Prelle, Adolfo Salvetti;
Le figlie di Adriano: Lidia e Laura;
Gli architetti Annibale Fiocchi, Aimaro Oreglia d'Isola, Eduardo Vittoria; Enrico Giacopelli (autore del progetto del Museo a cielo aperto dell'architettura moderna a Ivrea), l'architetto eporediese Luca Marraghini.
Questi personaggi, insieme alle architetture, hanno composto la cornice che contiene Adriano Olivetti evitando una narrazione nostalgica e manierista come in parte succede ogni qualvolta si parli dell'imprenditore eporediese. Oggi affrontare un tema complesso come Olivetti non può prescindere da un'attenta ricognizione delle fonti orali e bibliografiche necessarie alla comprensione del personaggio. Soprattutto in un contesto politico e culturale contemporaneo nel quale facilmente ci si appropria di un'appartenenza al pensiero olivettiano senza averne compreso il contenuto etico e politico.
Lettera22 propone allo spettatore un viaggio all'interno di un mondo, quello olivettiano, che ha determinato l'evoluzione economica, sociale, politica e culturale dell'Italia del dopoguerra ancora oggi attuale come ha affermato Franco Ferrarotti, padre della sociologia italiana.
Adriano Olivetti cresce in un ambiente rivoluzionario di stampo socialista, in cui il livello di innovazione era già presente nel lavoro del padre Camillo, allievo di Galileo Ferraris. Come il padre il giovane Adriano compie alla fine degli anni venti un viaggio negli USA per imparare l'organizzazione del lavoro delle grandi fabbriche americane. Questa importante lezione l'applicherà a Ivrea unendo l'organizzazione del lavoro con una nuova concezione degli spazi industriali, progettati dagli architetti Luigi Figini e Gino Pollini. Da quel momento a Ivrea verrà realizzata la modernità, unico esempio di città moderna italiana finita dove, alla presenza della fabbrica, si uniscono le case per gli operai e i dirigenti, gli asili, le scuole, le colonie diurne, i centri servizi sociali realizzate dai migliori architetti italiani: Luigi Figini e Gino Pollini, Annibale Fiocchi, Ottavio Cascio, Marcello Nizzoli, Gian Mario Oliveri, Ignazio Gardella, Eduardo Vittoria, Marco Zanuso, Igino Cappai e Pietro Mainardis, Roberto Gabetti e Aimaro Isola, Mario Ridolfi e Wolfang Frankl,, Emilio Tarpino, Alberto Galardi, Giorgio Raineri. Inoltre Olivetti fece costruire colonie montane e marine per il soggiorno dei figli degli operai, le sedi distaccate e i negozi di rappresentanza in Italia e nel mondo, progettati da Carlo Scarpa, Kenzo Tange, James Stirling, Louis Kahn, BBPR, Gae Aulenti. Per non parlare degli intellettuali coinvolti nel progetto politico e nella rivista Comunità, tra i quali si ricordano: Luciano Gallino, Franco Ferrarotti, Furio Colombo, Geno Pampaloni, Eugenio Montale, Franco Fortini, Paolo Volponi, Nello Ajello, Enzo Golino e molti altri.

Lettera22 vuole testimoniare la validità di un progetto, contemporaneamente culturale e industriale, ancora oggi attuale a cinquant'anni, nel 2010, dalla scomparsa di Olivetti.

Lettera22 è patrocinato da:
Fondazione Adriano Olivetti
Consiglio Nazionale degli Architetti,
DO.CO.MO.MO. Italia

Lettera22 è realizzato con il sostegno di:
Consiglio Nazionale degli Architetti, Alma Mater Studiorum-Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, Ordine Architetti PPC di Torino, Fondazione Ordine Architetti PPC di Torino, Ordine Architetti PPC di Genova, AXA Assicurazioni

Scheda tecnica:

TITOLO: Lettera22
DURATA: 46 min
FORMATO DI RIPRESA: minidv
Produzione: plug_in
Regia: Emanuele Piccardo
Sceneggiatura: Chiara Rolandi
Montaggio:Giorgia Villa
Musiche originali: Tiziano Lucci
Montaggio del suono: Marcos Molina
Mix: Paolo Segat
Luogo e anno di produzione: Italia, 2009

website http://www.archphoto.it/
http://www.plugin-lab.it/

patrocini:
Fondazione Adriano Olivetti, Consiglio Nazionale Architetti, do.co.mo.mo. Italia
realizzato con il sostegno di: Consiglio Nazionale degli Architetti, Alma Mater Studiorum-Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, Ordine Architetti PPC di Torino, Fondazione Ordine Architetti PPC di Torino, Ordine Architetti PPC di Genova, AXA Assicurazioni

8 ottobre 2009

Ritratti d'Autore :: Giancarlo De Carlo


Il Presidente dell'Ordine degli Architetti P. P. C. di Roma e provincia Amedeo Schiattarella è lieto di invitarLa alla proiezione della video intervista a Giancarlo De Carlo il 14 ottobre 2009 ore 20.00 alla Casa dell'Architettura

RITRATTI D'AUTORE La vita e il lavoro di maestri dell'architettura e del design contemporaneo raccontati da 15 documentari d'autore.

Giancarlo De CarloUn architetto scomodo, un professionista libero e in continua evoluzione: è questo Giancarlo De Carlo, che si è avvicinato all'architettura quasi per caso (doveva fare l'ingegnere) ma è riuscito a diventare un grande "serial" architetto, capace cioè di occuparsi di un progetto con continuità nel tempo, come dimostrano i suoi studi sulpiano urbanistico di Urbino, durati dal 1964 al 1994.
Giancarlo De Carlo nasce a Genova nel 1919 e passa l'infanzia con i nonni paterni a Tunisi. Nel 1937 torna in Italia, dove si laurea in Ingegneria nel maggio del 1943; il giorno dopo si iscrive ad Architettura, ma viene subito arruolato in Marina.Finita la guerra, nel 1948, decide di trasferirsi alla Facoltà di Architettura di Venezia, dove si laurea l'anno successivo. All'inizio degli anni cinquanta, dopo un periodo di collaborazione con Franco Albini, De Carlo comincia la sua attività professionale.Nel 1966 va per la prima volta negli Stati Uniti, a Yale. Ci tornerà varie volte negli anni successivi, per periodi di insegnamento al MIT, a UCLA, a Cornell. Ha modo così di scoprire la realtà nord-americana, in un periodo di particolare intensità: la guerra in Vietnam, la rivolta dei giovani, la pop-art, la musica rock, l'avvento dell'architettura anti-Bauhaus...
Nel 1976 fonda l'ILAUD, il Laboratorio Internazionale di Architettura e Urbanistica, un progetto sul confronto e la collaborazione in contesti culturali diversi.Il 12 dicembre 1989 viene nominato cittadino onorario di Urbino e nel 1994, a trent'anni di distanza dal primo, redige il nuovo Piano regolatore della città.Muore a Milano il 4 Giugno 2005.


Realizzazione di Ultrafragola Channels3D Produzioni Video Web Communication
con la collaborazione dell'Ordine degli Architetti PPC di Roma
Organizzazione e comunicazione di Maria Cristiana Costanzo


Prossimi appuntamenti

OTTOBRE- 20 Ettore Sottsass- 29 Gae Aulenti

NOVEMBRE- 11 Antonia Astori- 18 Paolo Portoghesi- 25 Alessandro Mendini

DICEMBRE- 02 Vittorio Gregotti- 09 Maddalena De Padova

Mostra Frank O. Gehry alla Triennale




La Triennale di Milano, nell’ambito di Triennale Architettura, presenta Frank O. Gehry dal 1997, a cura di Germano Celant, la prima esposizione dedicata a Frank O. Gehry che riunisce la selezione dei progetti realizzati a partire dall’importante svolta stilistica del 1997, costituita dal Guggenheim Museum di Bilbao, fino ad oggi.La mostra, curata da Germano Celant, è realizzata in collaborazione con Frank O. Gehry e Gehry Partners LLP, e resa possibile anche grazie all’assistenza di importanti istituzioni internazionali quali il Guggenheim Museum di Bilbao, AGO – Art Gallery of Ontario di Montreal e DAC - Dansk Arkitektur Center di Copenhagen.
I progetti in mostra, per la maggior parte inediti, sono stati selezionati insieme all’architetto americano, ideando un evento espositivo che indaghi oltre agli edifici anche le loro relazioni con il territorio in un’ottica di progettazione più urbanistica: da DZ Bank Building di Berlino (1995-2001), a AGO - Art Gallery of Ontario (2000-2008), dal Jay Pritzker Pavilion di Chicago (1999-2004), all’Interactive Corporation Headquarter di New York (2003-2007), fino al resort Atlantis Sentosa di Singapore e alla sede di Abu Dhabi del Guggenheim Museum, la progettazione dei quali è cominciata tra il 2005 e il 2006.
Le architetture, che costituiscono l’highlight del lavoro di Gehry Partners LLP negli ultimi dieci anni, saranno raccontate attraverso i filmati, le fotografie, i disegni, i modelli relativi alle varie fasi di elaborazione del progetto, nonché le parole dell’architetto.Parallelamente, saranno proiettati in video i materiali relativi alle tecnologie utilizzate da Gehry nelle diverse fasi del processo creativo e costruttivo. Interviste e display che illustrano la nascita e la specificità del gruppo Gehry Technologies, le modalità dell’ideazione con il software Catia in rapporto alla progettazione tradizionale, la sua complessità e le possibilità di ottimizzazione nel processo di creazione architettonica.
L’esposizione sarà arricchita da un catalogo pubblicato da Skira, che riunirà tutti i progetti di Frank O. Gehry, esposti e non esposti a Milano, dall’innovativo strappo linguistico del Guggenheim Museum di Bilbao ad oggi.Introdotto da un saggio critico di Germano Celant, il libro ripercorre dal 1997 i recenti progetti dell’architetto vincitore del Pritzker Architecture Prize 1989, per la maggior parte inediti, attraverso i disegni a mano, i disegni di studio, le elaborazioni in 3D, i modelli e le fotografie del costruito: dal Walt Disney Concert Hall di Los Angeles (1989-2003), alla Corcoran Gallery di Washington DC (1999-2005), dal The Experience Music Project di Seattle (1995-2000), al complesso abitativo di Beekman Street a New York (2003-2009).

Frank O. Gehry dal 1997
Triennale di Milano
27 settembre 2009 – 10 gennaio 2010
a cura di Germano CelantProgetto grafico e dell’allestimentoStudio Cerri&AssociatiCatalogo SkiraIngresso 8/6/5 euro
Orari:martedì-domenica 10.30-20.30giovedì 10.30-23.00

for info: sito ufficiale>>

18 settembre 2009

Mostra "101% Oscar Niemeyer: l'arte di progettare" a Venezia


Università IUAV di Venezia
DpA – Sala “Gino Valle”, ex Cotonificio Veneziano di S. Marta
Dorsoduro 2196, Venezia
dal 28 settembre al 16 ottobre 2009
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9:30 – 18:30
Ingresso libero

La mostra
Dopo il successo della prima edizione di Vicenza lo scorso maggio, e la successiva inaugurazione presso Palazzo Paolo V° a Benevento nell’ambito della XXX° edizione del Festival Città Spettacolo 2009, la mostra 101% Oscar Niemeyer. L'arte di progettare viene ospitata a Venezia presso l’Università IUAV di Venezia nello spazio espositivo della Sala “Gino Valle”. Questa iniziativa, organizzata dall’Associazione Culturale vicentina IEC - INDEPENDENT EVENT CENTER in collaborazione con lo IUAV, vuole celebrare uno dei più grandi architetti viventi che proprio in questi mesi sta vedendo ultimata la sua terza opera italiana, l'Auditorium di Ravello. La mostra, che offre una panoramica sull'opera del grande progettista brasiliano, pone l'accento su due grandi suoi progetti: l'Auditorium di Ravello, appunto, ed il progetto del1978 per il Teatro Comunale di Vicenza, redatto in collaborazione con l'arch. Federico Motterle e mai realizzato. Il confronto tra queste due opere, nell'ambito di un più amplio sguardo sul lavoro di Niemeyer, produce un dialogo unico ed inedito tra il passato ed il presente dell'architettura firmata Niemeyer, offrendo importanti spunti di riflessione sul ruolo dell'architettura contemporanea oggi.

L'inaugurazione ufficiale della mostra si terrà lunedì 28 settembre 2009 alle ore 17:30 presso la sede espositiva della Sala “Gino Valle”.

I contenuti
Gli schizzi e i disegni. Il corpus di opere è assai ampio ed in parte costituito dal materiale che fu esposto nel 1994 nella mostra Oscar Niemeyer: Progetti per il Veneto; saranno esposti studi sullo skyline di Brasilia e schizzi di singoli edifici, viste del progetto per il ponte dell’Accademia di Venezia, schizzi per mobili ed oggetti di design, oltre che quelli per il Teatro Comunale di Vicenza.
lI design. Alcuni degli schizzi di Niemeyer di cui sopra rappresentano disegni preparatori per elementi di arredo di cui un tavolo è tutt’ora in produzione ed esposto all’interno della mostra.
Le opere d’arte. I disegni di Niemeyer saranno esposti al fianco di disegni artistici e prove d’autore dello stesso architetto, risalenti agli anni '80, a voler dimostrare il percorso creativo che lega le opere d’arte di Niemeyer all’estetica dei suoi edifici.
L’auditorium di Ravello. Fa parte dell’esposizione un modello architettonico dell’Auditorium di Ravello, terza opera italiana di Niemeyer attualmente in costruzione: ciò permette un confronto stilistico tra due progetti a firma dell’architetto brasiliano e distanti trent’anni tra loro, ma con varie tematiche in comune.

IEC - INDEPENDENT EVENT CENTER
http://www.independenteventcenter.com/


Produttori
Associazione Culturale IEC - INDEPENDENT EVENT CENTER
Università IUAV di Venezia

Patrocini
Consolato Brasiliano a Milano, Regione Veneto


Oscar Niemeyer
È’ uno dei più importanti interpreti dell’architettura moderna e contemporanea ed è tra i pionieri nell'esplorazione delle possibilità plastiche e costruttive del cemento armato. Nasce a Rio de Janeiro nel 1907. Nel 1934 si laurea alla scuola Nazionale di Belle Arti della sua città e in seguito fa parte di un gruppo di architetti brasiliani che collabora con Le Corbusier al progetto per la costruzione del nuovo Ministero dell’Educazione e della Sanità di Rio. L’incontro con Le Corbusier è sicuramente determinante nella formazione della sua visione dell’architettura, fatta di spazi fluidi che offrono un’alternativa profondamente poetica alle linee dritte e agli angoli retti dell’international style, che caratterizzavano l’architettura europea negli anni ‘30. Niemeyer è considerato a ragione uno dei primi ad aver sperimentato nuovi concetti architettonici, sviluppando uno stile scultoreo servendosi del cemento armato per creare forme e strutture sensazionali che rispecchiano le sinuose curve naturali delle montagne e delle spiagge della sua terra. Come i suoi maestri, Lucio Costa e Le Corbusier, è un modernista, ma la ricerca di un’architettura grandiosa, legata alle radici della sua cultura , lo porta a elaborare nuove forme di un inedito lirismo architettonico. Oggi, nel suo centounesimo anno di vita, continua a lavorare nel suo ufficio di Rio a Copacabana.
Nel 1978 elabora insieme all’architetto vicentino Federico Metterle, un progetto (non realizzato) per un Teatro Comunale a Vicenza; Motterle fu il referente italiano dello studio Niemeyer e seguì personalmente i cantieri della sede Burgo a Torino e della sede Mondatori a Milano.
Attualmente è in corso di svolgimento il cantiere della terza opera italiana realizzata di Oscar Niemeyer, l’Auditorium di Ravello.




COMITATO SCIENTIFICO:

arch. Luca Biancoviso
arch. Carlotta La Jacona


COMITATO PROMOTORE:

INDEPENDENT EVENT CENTER
Luca Biancoviso, Presidente Associazione Culturale Independent Event Center
Carlotta La Jacona, Responsabile Allestimenti
Gianluca Polazzo, Responsabile Grafica e Comunicazione

IUAV
Prof. Renato Bocchi, Presidente Dipartimento di Progettazione IUAV
Collaboratori:
arch. Giovanni Roncador
arch. Gundula Rakowitz

Schindler Award “Access for All”



Al via lo Schindler Award “Access for All” - Edizione 2010
Concorso di architettura bandito da Schindler

Per lo Schindler Award 2010 è stato scelto il sito delle Olimpiadi di Berlino del 1936.
Il 22 settembre 2009 si aprono ufficialmente le iscrizioni all'edizione 2010 dello Schindler Award, uno dei concorsi di architettura più importanti a livello europeo. Il tema centrale della competizione è l'"Accessibilità per tutti", una filosofia che si distingue per l’assenza di barriere e si rivolge a persone di tutte le età, indipendentemente dalle loro abilità fisiche. Gli studenti all'ultimo anno delle facoltà di architettura di tutta Europa sono invitati a presentare progetti all'avanguardia per lo sviluppo dell'area che ospitò i Giochi Olimpici di Berlino del 1936.


Lo Schindler Award rappresenta per i laureandi in architettura un'opportunità straordinaria per sottoporre i propri progetti a una giuria di professionisti. Il concorso è rivolto agli studenti dell'ultimo anno della facoltà di architettura, di primo livello o specialistica, presso università o scuole di architettura di tutta Europa.

A partire dal 22 settembre gli studenti interessati a partecipare all'edizione 2010 sono invitati a registrarsi online sul sito http://www.schindleraward.com/. La data di chiusura delle iscrizioni è fissata per il 30 aprile 2010. I progetti completati devono essere inviati entro il 30 luglio 2010.

L’area - la sfida
I partecipanti all'edizione 2010 avranno il compito di trasformare parte dell'area del "Parco Olimpico di Berlino" in un complesso sportivo e per il tempo libero che sia gradevole, funzionale e pienamente accessibile. Gli studenti dovranno riprogettare il sito, dove si trovano strutture sportive, un teatro all'aperto e parcheggi per le auto, sviluppando una nuova via di accesso da una vicina stazione di transito urbano.

L’area scelta ha un notevole significato storico poiché fa parte di quel parco olimpico che i nazionalsocialisti cercarono di sfruttare come luogo di propaganda durante i giochi del 1936. Al contrario, l'evento fu un trionfo per l'atleta americano Jesse Owens, il quale vinse quattro medaglie d'oro, compresa una negli importantissimi 100 metri maschili.

Un nuovo approccio
L'obiettivo dello Schindler Award è cambiare il modo in cui i giovani architetti si avvicinano al proprio lavoro e spingerli a pensare oltre la forma, la luce e i materiali, concentrandosi sulle esigenze delle persone che abiteranno nelle strutture e negli spazi da loro progettati. Lo scopo è quello di migliorare l'accesso e la mobilità complessiva di tutti i cittadini, a prescindere dall'età, dallo stato sociale o dalle capacità fisiche.


Il concorso stimola, inoltre, le scuole di architettura a inserire il tema dell' "Accessibilità per tutti" nei propri piani di studi, assegnando premi scolastici.


Il programma
Per ulteriori dettagli sul concorso visitare il sito web http://www.schindleraward.com/.

Il calendario del concorso
Di seguito le date principali del concorso:

Settembre 2009
Apertura ufficiale della competizione. Studenti e scuole possono iscriversi effettuando la propria registrazione on line sul sito http://www.schindleraward.com/
30 Aprile 2010
Chiusura delle iscrizioni
30 Luglio 2010
Deadline per la consegna dei progetti
Settembre 2010
La giuria internazionale di esperti valuterà i progetti sottoposti
Novembre 2010
Consegna dei premi durante la cerimonia dello Schindler Award 2010


Lo Schindler Award è promosso dal Gruppo Schindler, azienda leader nel settore della mobilità a livello globale, specializzata in soluzioni di elevazione - ascensori e scale mobili - per qualsiasi tipo di edificio.



Il Gruppo Schindler
Nata più di 130 anni fa, Schindler è oggi un gruppo multinazionale leader nella mobilità urbana e presente in più di 140 Paesi nel mondo. L’azienda si occupa della progettazione, installazione, manutenzione e modernizzazione di ascensori, scale e tappeti mobili per ogni tipologia di edificio. Il Gruppo impiega oltre 45.000 persone a livello mondiale e ha raggiunto nel 2008 un fatturato pari a 9,2 miliardi di Euro. In Italia, l’Azienda conta circa 1.100 dipendenti ed è presente con una rete capillare su tutto il territorio nazionale attraverso 13 filiali e 14 uffici territoriali. Nel 2008 ha consolidato un fatturato di 209 milioni di Euro. Schindler favorisce lo sviluppo urbano sostenibile fornendo soluzioni di mobilità sicure, affidabili ed ecologiche.

14 settembre 2009

“Superfluo/Indispensabile" conferenze




anab architettura naturale
organizza il ciclo di conferenze

“Superfluo/Indispensabile:
architettura contro la sovracrescita, architettura per la buona crescita”



tamassociati
architetture per l’emergenza

tamassociati. architettura e comunicazione per il sociale
tam> sostiene una cultura dei diritti
tam> partecipa ad uno sviluppo responsabile
tam> immagina 'utopie realizzabili'

tamassociati è nato a Venezia come gruppo di ricerca architettonica a partire dagli anni '80, nell'ambito dell'Associazione Utopica European Architects Network. Opera in forma di studio associato dal 1989, con sedi principali a Venezia, Bologna, Parigi.

tamassociati è un progetto collettivo che unisce professionisti attivi nei campi dell’architettura, dell’urbanistica, della progettazione del paesaggio, della conduzione di processi partecipativi e didattici, della grafica e della comunicazione sociale.

tamassociati si attiene ai principi di una progettazione etica e responsabile. Svolge, con il proprio lavoro, un’azione in favore dei diritti umani e di uno sviluppo sostenibile. Lavora principalmente per istituzioni pubbliche, associazioni ed organizzazioni non profit.

Partecipano al progetto tamassociati:
Massimo Lepore, architetto
Raul Pantaleo, architetto e grafico
Simone Sfriso, architetto
con:
Simona Ventura, architetto paesaggista
Cristiano Silvani, agronomo paesaggista
Emanuela Not, architetto e grafica
Laura Candelpergher, architetto
Luciano Miotto, architetto
Marta Geraredi, illustratrice e grafica

Per maggiori informazioni su tamassociati:
http://www.tamassociati.org/



Programma
mercoledì 22 settembre 2009, dalle ore 18.00

conferenza di tamassociati / Arch. Raul Pantaleo
“achitetture per l’emergenza”


Introduce:
arch. Giancarlo Allen, Segretario Nazionale ANAB

Dove
Triennale di Milano, via Alemagna 6 – Milano - 02 724341
Segreteria organizzativa

anabarchitetturanaturale via G. Morelli, 1- 20129 Milano
tel. +39-2-76390153
fax +39-2-76399798
http://www.anab.it/

info@anab.it

Media partner
Infobuild Energia (www.infobuildenergia.it)

Sponsor
Celenit (www.celenit.it)
Imil (www.imil.it)
Tolin (www.tolin.it)

A A M GALLERIA MODENA - Video

Cari amici,
ci piace ricordare la straordinarietà della figura del Professore Guido Canella attraverso un video girato lo scorso 3 maggio 2009 in Piazza del Popolo a Roma, al caffé Canova.In quell’occasione Guido Canella è stato coinvolto in una estemporanea sul disegno che lo ha visto confrontarsi, con preziosa disponibilità, con Luciano Semerani e con il giovane architetto Vincenzo D’Alba in una “Partita a scacchi sul disegno” promossa da A.A.M. Architettura Arte Moderna.



Desideriamo inoltre segnalarvi i più recenti video pubblicati sul sito/archivio A.A.M. Architettura Arte Moderna.

1_ Video della serie “Partite a scacchi sul disegno” promosso da A.A.M. Architettura Arte Moderna, che ha visto confrontarsi, gli architetti Antonio Ortiz e Franco Purini con Vincenzo D’Alba in una estemporanea grafica. Dopo il primo “duetto” con Alvaro Siza (28.10.2008) questo secondo disegno “a sei mani” è stato realizzato il 2 maggio 2009 a Barcellona Pozzo di Gotto
in occasione del WORKSHOP DI ARCHITETTURA “Il territorio oltre lo stretto” (a cura di
Bodàr_Bottega d’Architettura e Associazione Culturale Plusform). Ideato da Francesco Moschini e Francesco Maggiore, questa iniziativa nasce con l’obiettivo di mettere a confronto architetti e artisti appartenenti a generazioni differenti.

Di seguito il link del video >


2_ Francesco Moschini, Antonio Ortiz, Franco Purini: "Le vie del progetto contemporaneo"
Incontro conclusivo del WORKSHOP DI ARCHITETTURA “Il territorio oltre lo stretto” (a cura di Bodàr_Bottega d’Architettura e Associazione Culturale Plusform) tenuto a Barcellona Pozzo di Gotto dal 26 aprile al 2 maggio 2009.

Di seguito il link del video >

3_ Mostra: Andrea Pazienza "Vent'anni dopo. Opere e Disegni dell'Inizio. 1973-1977"
A.A.M. Architettura Arte Moderna

Di seguito il link del video >


4_ Francesco Moschini: "True Story. tra Arte, Architettura e Collezionismo"
Conferenza organizzata dal Dottorato in Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali, XXIV Ciclo, dell'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento PAU,presso "Sala Conferenze PAU". Coordinatrice del Dottorato: prof.ssa Simonetta Valtieri .Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria 30 aprile 2009.

Di seguito il link del video >

5_ Mostra: “Guido, i’vorrei che tu Carlo ed io fossimo presi per incantamento...,”
Opere, progetti e documenti originali di Carlo Aymonino, Guido Canella e Aldo Rossi con fotografie di Gabriele Basilico. A.A.M. Architettura Arte Moderna

Di seguito il link del video >

6_ Mostra e Seminario: “L'azzurro del cielo. Omaggio ad Aldo Rossi“
Esposizione a cura di Francesco Moschini. Politecnico di Milano, Campus Bovisa, 2009

Di seguito il link del video >

7_ Intervista a Francesco Moschini in occasione della mostra di presentazione dell'Archivio Aldo Rossi al MAXXI
Di seguito il link del video >

MASTER ARCHITETTURA PAESAGGIO




ACMA Centro Italiano di Architettura organizza a Milano il programma di Master e Formazione Continua in Architettura del Paesaggio realizzato a partire dal 1983 a Barcellona dall'Universitat Politécnica de Catalunya, tra i più riconosciuti e autorevoli programmi formativi europei del settore. Il titolo è riconosciuto dalla EFLA. La finalità del master consiste nel raggiungere la formazione standard europea per architetti del paesaggio secondo i parametri formativi indicati dall'associazione al fine di omologare e certificare le attività professionali del settore nell'ambito UE. Il master di secondo livello (1500 ore di cui 750 frontali) intende sviluppare una capacità di lettura trasversale alle diverse discipline (dalla fotografia alle scienze ambientali, dalla pianificazione all'ingegneria) dei fenomeni presenti sul territorio e di intervento a tutte le scale anche attraverso l'impiego di modalità, tecniche e materiali innovativi, seguendo le direttive europee riferite direttamente o indirettamente all'ambiente e al paesaggio. Il programma permette un percorso di formazione flessibile ed articolato per moduli didattici di 50 ore o multipli (workshop di progettazione, seminari teorici, viaggi, incontri, itinerari, ecc.) all'interno del quale ogni partecipante potrà operare scelte specificatamente adatte alle proprie caratteristiche, attitudini, esigenze. La frequenza dei singoli moduli comporta il rilascio di diplomi post-laurea della UPC di Barcellona. Grazie ai temi affrontati e al livello particolarmente elevato dei docenti invitati, selezionati tra le più significative esperienze europee, il programma gode del patrocinio dei maggiori organismi nazionali e internazionali preposti al controllo e della gestione dello sviluppo compatibile ed integrato del territorio così come previsto dai protocolli internazionali sull'ambiente e dalla Convenzione Europea del Paesaggio. I programmi del master e dei corsi post-laurea della UPC/ACMA presentano i requisiti per l'ottenimento di borse di studio a copertura totale messe a disposizione da fondazioni, enti e istituzioni pubbliche (Province, Regioni) anche a carattere internazionale.
Direzione Jordi Bellmunt (Barcellona), Joao Nunes (Lisbona), Antonio Angelillo (Milano).

Per informazioni:
ACMA Centro di Architettura
via Antonio Grossich 16, 20131 Milano
Tel. +39 02.70639293 Fax.+39 02. 70639761
acma@acmaweb.com http://www.acmaweb.com/ >http://www.masterpaesaggio.it/

Lettera22 __ il film documentario su Adriano Olivetti




Lettera22_il documentario su Adriano Olivetti

GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009 ORE 19
Cinema Farnese _ Campo de' Fiori 56 - Roma


Lettera22 è il film documentario su Adriano Olivetti, un industriale, un politico, un urbanista, un'intellettuale che ha segnato con la sua opera la storia del nostro paese. Adriano Olivetti ha contribuito per un trentennio alla formazione della classe dirigente italiana. Il suo pensiero, i suoi scritti e le sue opere sono state e sono tuttora all'avanguardia in Italia e nel mondo.
Lettera22 si è posto come obiettivo il racconto di questa straordinaria avventura umana, industriale, culturale e architettonica attraverso le opere rimaste e immediatamente riconoscibili: le architetture. Le architetture però non riuscivano a definire la complessa e poliedrica personalità di Olivetti per questo sono stati coinvolti uomini e donne che, al pari delle architetture, hanno vissuto l'esperienza olivettiana e hanno contribuito a renderla grande. Gli intellettuali: Furio Colombo, Franco Ferrarotti, Luciano Gallino; gli operai Noè Malerba e Fiorentina Vittonatti; i funzionari Cornelia Lombardo, Camillo Prelle, Adolfo Salvetti; le figlie di Adriano: Lidia e Laura; gli architetti Annibale Fiocchi, Aimaro Oreglia d'Isola, Eduardo Vittoria; Enrico Giacopelli (autore del progetto del Museo a cielo aperto dell'architettura moderna a Ivrea), l'architetto eporediese Luca Marraghini. Questi personaggi, insieme alle architetture, hanno composto la cornice che contiene Adriano Olivetti evitando una narrazione nostalgica e manierista come in parte succede ogni qualvolta si parli dell'imprenditore eporediese. Oggi affrontare un tema complesso come Olivetti non può prescindere da un'attenta ricognizione delle fonti orali e bibliografiche necessarie alla comprensione del personaggio. Soprattutto in un contesto politico e culturale contemporaneo nel quale facilmente ci si appropria di un'appartenenza al pensiero olivettiano senza averne compreso il contenuto etico e politico.
Lettera22 propone allo spettatore un viaggio all'interno di un mondo, quello olivettiano, che ha determinato l'evoluzione economica, sociale, politica e culturale dell'Italia del dopoguerra ancora oggi attuale come ha affermato Franco Ferrarotti, padre della sociologia italiana.Adriano Olivetti cresce in un ambiente rivoluzionario di stampo socialista, in cui il livello di innovazione era già presente nel lavoro del padre Camillo, allievo di Galileo Ferraris. Come il padre il giovane Adriano compie alla fine degli anni venti un viaggio negli USA per imparare l'organizzazione del lavoro delle grandi fabbriche americane. Questa importante lezione l'applicherà a Ivrea unendo l'organizzazione del lavoro con una nuova concezione degli spazi industriali, progettati dagli architetti Luigi Figini e Gino Pollini. Da quel momento a Ivrea verrà realizzata la modernità, unico esempio di città moderna italiana finita dove, alla presenza della fabbrica, si uniscono le case per gli operai e i dirigenti, gli asili, le scuole, le colonie diurne, i centri servizi sociali realizzate dai migliori architetti italiani: Luigi Figini e Gino Pollini, Annibale Fiocchi, Ottavio Cascio, Marcello Nizzoli, Gian Mario Oliveri, Ignazio Gardella, Eduardo Vittoria, Marco Zanuso, Igino Cappai e Pietro Mainardis, Roberto Gabetti e Aimaro Isola, Mario Ridolfi e Wolfang Frankl,, Emilio Tarpino, Alberto Galardi, Giorgio Raineri. Inoltre Olivetti fece costruire colonie montane e marine per il soggiorno dei figli degli operai, le sedi distaccate e i negozi di rappresentanza in Italia e nel mondo, progettati da Carlo Scarpa, Kenzo Tange, James Stirling, Louis Kahn, BBPR, Gae Aulenti. Per non parlare degli intellettuali coinvolti nel progetto politico e nella rivista Comunità, tra i quali si ricordano: Luciano Gallino, Franco Ferrarotti, Furio Colombo, Geno Pampaloni, Eugenio Montale, Franco Fortini, Paolo Volponi, Nello Ajello, Enzo Golino e molti altri.Lettera22, vuole testimoniare la validità di un progetto, contemporaneamente culturale e industriale, ancora oggi attuale a cinquant'anni, nel 2010, dalla scomparsa di Olivetti.

Lettera22 è patrocinato da: Fondazione Adriano Olivetti, Consiglio Nazionale degli Architetti, docomomo italia

Lettera22 è realizzato con il sostegno di: Consiglio Nazionale degli Architetti, Alma Mater Studiorum-Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, Ordine Architetti PPC di Torino, Fondazione Ordine Architetti PPC di Torino, Ordine Architetti PPC di Genova, AXA Assicurazioni



Scheda tecnica:

TITOLO: Lettera22
DURATA: 46 min
FORMATO DI RIPRESA: minidv
Produzione: plug_in
Regia: Emanuele Piccardo
Sceneggiatura: Chiara Rolandi
Montaggio:Giorgia Villa
Musiche originali: Tiziano Lucci
Montaggio del suono: Marcos Molina
Mix: Paolo Segat
Luogo e anno di produzione: Italia, 2009

website www.archphoto.it www.plugin-lab.it

patrocini:
Fondazione Adriano Olivetti, Consiglio Nazionale Architetti, do.co.mo.mo. Italia
realizzato con il sostegno di: Consiglio Nazionale degli Architetti, Alma Mater Studiorum-Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, Ordine Architetti PPC di Torino, Fondazione Ordine Architetti PPC di Torino, Ordine Architetti PPC di Genova, AXA Assicurazioni

14 maggio 2009

Il cinema incontra gli architetti



Savona, 14 maggio - 4 giugno 2009
L’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Savona organizza la seconda edizione della rassegna Il cinema incontra gli architetti. Artisti di fama internazionale raccontano alla telecamera il loro "essere architetti".
Le serate del 14 e 28 maggio dedicate a Jean Nouvel, David Chipperfield, Toyo Ito, Massimiliano Fuksas, i documentari della collana "INTERNI & PIRELLI RE – Great Architets: a journey in the mind of..." realizzati dalla regista Anna Agnelli, con la quale la rivista INTERNI ha voluto proporre una chiave di lettura diversa della professione di architetto.
La serata del 21 maggio sara`, invece, dedicata a "Che cos’e` l’architettura", il DVD edito da Luca Sossella Editore che riporta la conferenza registrata all’Auditorium Parco della Musica di Roma in cui Renzo Piano spiega, attraverso le sue opere, il significato di architettura.
Il 4 giugno concluderà la rassegna il documentario "Oscar Niemeyer - L’architettura e` nuda", realizzato dal regista Andrea Bezziccheri: un viaggio alla ricerca della bellezza dell’uomo "contemporaneo", tra città metafisiche e dissertazioni filosofiche, in compagnia di uno dei piu` grandi architetti del nostro tempo.

Programma delle serate
• Giovedì 14 maggio ore 21: JEAN NOUVEL e a seguire DAVID CHIPPERFIELD
• Giovedì 21 maggio ore 21: RENZO PIANO "CHE COS'È L'ARCHITETTURA?"
• Giovedì 28 maggio ore 21: MASSIMILIANO FUKSAS e a seguire TOYO ITO
• Giovedì 4 giugno ore 21: OSCAR NIEMEYER - L'architettura è nuda

Cinema Nuovofilmstudio di Savona (piazza Diaz, Savona) - ingresso gratuito.
info: www.ordinearchitettisavona.it/content/view/737/1/

17 aprile 2009


Con la delibera di approvazione del Consiglio Comunale la Casa degli Architetti può entrare nelle fasi di realizzazione.
Lunedì scorso, 6 aprile 2009, la delibera consiliare n° 2009/C/00038 ha chiuso un iter cominciato in Giunta nel 2003. Il 23 Dicembre di quell'anno veniva infatti definito un accordo tra il Comune di Firenze e l’Ordine degli Architetti di Firenze, per costruire la Sede dell’Ordine su un’area pubblica individuata nell'angolo tra via Corridoni e via Pisacane.
Sede dell'Ordine Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Firenze, la Casa degli Architetti rappresenta anche il luogo dove il dibattito, la ricerca, l'approfondimento dei temi professionali si apre alla città.
L'edificio conterrà al primo e al secondo piano gli uffici dell'Ordine mentre al piano terra un bar - libreria e una sala conferenze aperte su una nuova piazza che il Presidente dell'Ordine, Riccardo Bartoloni, ha proposto di dedicare a Giovanni Michelucci.
Nel cuore del Quartiere 5 si realizzerà un luogo aperto e dedicato dove l'architettura, la città, il territorio, il paesaggio e il bene culturale, da ambiti disciplinari di diverse professionalità, possono diventare tematiche aperte ed accessibili a tutti.
Un'evoluzione necessaria sia per l'Ordine professionale che per Firenze.
“ Questa città ha bisogno che l'architettura esca dai codici interni degli addetti ai lavori e produca cultura stimolando una comprensione più ampia . A chi può sfuggire che architetti, amministratori, imprenditori, media e cittadini sono tutte componenti dello stesso processo? Davvero c’è chi pensa che la formazione di architetture e città possa avvenire senza uno o più di questi attori? Il futuro chiede a noi architetti di essere qualcosa di più e di diverso da quel che eravamo. E ci chiede anche di rinunciare, sull’altare del confronto e della partecipazione, a un pezzettino di quella singolarità di pensiero che ci rende autoreferenziali. Ci chiede insomma di rendere matura e complessa la libertà di pensiero che abbiamo sempre ritenuto irrinunciabile. Sarà un percorso lungo e difficile, come lo è stato per la Casa degli Architetti. Il punto fermo dell'approvazione consiliare ci conforta del fatto che le azioni più difficili sono possibili ”
Così Riccardo Bartoloni spiega i motivi che hanno spinto l'Ordine a intraprendere la strada della realizzazione di una nuova sede seguendo il principio irrinunciabile del concorso di architettura
Del febbraio 2004 è infatti il bando del concorso di architettura che nel luglio successivo vede come vincitori due giovani architetti, Chiara Remorini e Stefano Niccoli.
A loro l'Ordine degli Architetti affida l'incarico di redigere il progetto definitivo che viene consegnato per l'approvazione nel 2007.
Il nuovo edificio sarà realizzato a spese dell'Ordine che, dopo 25 anni, lo cederà gratuitamente al Comune. Dopo la cessione L'Ordine continuerà ad utilizzarlo pagando l'affitto.
Oltre all'edificio l'Ordine realizzerà una piazza e un parcheggio interrato.
Nello schema di convenzione tra l'Amministrazione Comunale e l'Ordine degli Architetti, sia la piazza che i parcheggi di superficie sono gravati da uso pubblico con oneri manutentivi a carico dell'Ordine. Altro punto della convenzione interessa i parcheggi interrati della Casa degli Architetti che l'Ordine si è impegnato a destinare, per almeno il cinquanta per cento, all'uso dei residenti.
“La futura tranvia che passerà da via Corridoni permetterà a tutti, architetti e non, di frequentare la Casa degli Architetti senza dover ricorrere all'uso dell'automobile, per questo motivo i parcheggi, che abbiamo dovuto prevedere per legge, li abbiamo messi a disposizione dei residenti secondo i criteri che il Comune riterrà. “ il Presidente dell'Ordine nel precisare i contenuti della convenzione esprime un altro intendimento che si riserva di definire: “Nel locale commerciale che si affaccia sulla piazza sono previsti un bar e una libreria, separati o uniti. A noi piacerebbe molto che in quei locali possa rinascere la LEF che è stata la libreria di architettura di riferimento per generazioni di architetti. Al momento non abbiamo formalizzato nulla con i proprietari della LEF, questo è un invito e una speranza condivisa, credo, da tutti i miei colleghi.”


Descrizione generale dell’opera

Il lotto oggetto del bando è un’area pubblica compresa tra Via Corridoni e via Pisacane, di circa 1180mq.I due prospetti principali rispondono a diverse esigenze: di continuità con il fronte strada lungo via Corridoni e di apertura verso la parte già attualmente più ‘sfrangiata’ della città.
Pur in un uniforme linguaggio architettonico, i due lati dell’edificio si conformano perciò molto diversi tra loro, giocando diversamente il disegno, i materiali, le luci e le ombre.
Un lato accentuatamente chiuso - lungo il fronte via Corridoni - definito dal ripristino dell’allineamento e dalla semplicità del Muro curvo, su cui si attesta, staccato da una fascia di luce, l’ingresso alle funzioni ospitate.
L’altro lato - aperto verso la piazza su via Pisacane - gioca con diaframmi più o meno trasparenti, sistemi frangisole, a tratti apribili, che permettono una totale permeabilità, visiva e fisica, con la Piazza.
L’edificio risulta sospeso e le porzioni di piazza, via via scoperta, generano aree che, pur nell’unitarietà del complesso, garantiscono ingressi indipendenti e avvalorano la sensazione di un piano terra completamente libero.
I l primo e il secondo piano sono destinati alla Sede dell’Ordine degli Architetti.
L’ingresso principale alle funzioni dell’Ordine, riconoscibile come segno d’invito, si staglia dalla facciata lungo via Corridoni.
La Sala conferenze per incontri, convegni, seminari ecc., è collocata al piano terra con accesso diretto dalla piazza pubblica, in modo da garantirne anche un uso indipendente dal resto della struttura, dedicata quindi anche ad un uso di quartiere.
Il locale commerciale (bar – libreria) è il piccolo e lungo edificio posto sul fondo della piazza.

PIAZZA PUBBLICA SPAZI A VERDE
La collocazione dell’edificio sul lotto è studiata in modo da tutelare le alberature esistenti e lasciare la più ampia superficie possibile dedicata alla piazza-giardino che andrà ad arricchire gli spazi ad uso pubblico del quartiere stesso.
La piazza si costituisce come luogo di incontro e di socializzazione fortemente rapportato con l’edificio, pur rimanendo di uso pubblico.
Data la peculiarità dell’edificio, per gran parte a sbalzo su area pubblica, il reale ingombro a terra del fabbricato è circa 270 mq
l’area scoperta residua dalla costruzione (comprensiva degli spazi per parcheggio superficiale, della Piazza e degli spazi verdi, entrambi d’uso pubblico) risulta essere circa 908mq.

Premio Pritzker


15/04/2009 – L’architetto svizzero Peter Zumthor vince l’edizione 2009 del prestigioso premio internazionale di architettura Pritzker Architecture Prize.
Nato a Basilea nel 1943, membro onorario del Royal Institute of British Architects dal 2000, Zumthor è autore di numerose opere famose tra cui le Terme di Vals, considerate il suo capolavoro, e il Museo diocesano Kolumba a Colonia. Quest’ultima opera è stata giudicata dalla giuria del Pritzker, composta quest’anno da Lord Peter Palumbo, Alejandro Aravena, Shigeru Ban, Rolf Fehlbaum, Carlos Jimenez, Juhani Pallasmaa, Renzo Piano, Karen Stein e Martha Thorne, come "un’opera sorprendentemente contemporanea, ma anche completamente a proprio agio con i suoi numerosi strati di storia".

Istituito nel 1979 dalla Hyatt Foundation, il Pritzker Architecture Prize conferisce ogni anno un importante riconoscimento ad architetti ancora in vita il cui lavoro, prova di talento, impegno e capacità immaginative, rappresenti un contributo significativo, attraverso l’arte dell’architettura, all’umanità e all’ambiente.

Nell’annunciare il vincitore, Thomas J. Pritzker, presidente della Hyatt Foundation, riporta una citazione della giuria,
“Peter Zumthor è un maestro architetto, ammirato dai colleghi di tutto il mondo per il lavoro intransigente ed eccezionalmente determinato” e aggiunge: “Tutti gli edifici di Peter Zumthor hanno una presenza forte e senza tempo. Hanno una rara capacità di coniugare il pensiero chiaro e rigoroso, con una vera e propria dimensione poetica, in opere che non smettono mai di ispirare”.

La cerimonia ufficiale del premio si svolgerà il prossimo 29 maggio a Buenos Aires in occasione della quale l’architetto riceverà una medaglia di bronzo e un premio in denaro $100.000

Mostra monografica dedicata all’opera di Gabriele Basilico.


Prosegue fino al 13 giugno a Roma la mostra monografica dedicata all’opera di Gabriele Basilico. La Galleria A.A.M. Architettura Arte Moderna, presenta un centinaio di fotografie Vintage dell'Autore scattate a partire dalla fine degli anni Sessanta.Gabriele Basilico (Milano 1944) è uno dei più noti fotografi documentaristi europei. Fotografa esclusivamente in bianco/nero e suoi campi d'azione privilegiati sono il paesaggio industriale e le aree urbane. I suoi studi di architettura lo avvicinano all'ambiente dell'editoria di settore per cui realizza, su commissione, un ampia serie di lavori.‘Ritratti di architettura. La bella architettura tra attonite sospensioni e stupite fissità’, questo il titolo della mostra che ripercorre la maturazione poetica dell’autore. Dalle immagini delle architetture milanesi del ventennio 1919-1939, agli architetti della Ricostruzione fino ai “Cavalieri rampanti” degli anni settanta come Vittorio Gregotti, Carlo Aymonino, Giancarlo de Carlo e Aldo Rossi. Un percorso che arriva a toccare i suoi più recenti sguardi rivolti ad architetti come Franco Purini, sino alla “discrezione” della scuola portoghese, di cui verranno esposte foto delle opere di Alvaro Siza, Fernando Tavora e Eduardo Souto De Moura.Con questa mostra la A.A.M. Architettura Arte Moderna si propone di avviare uno studio sistematico sull'autore, che si concluderà con l'edizione di un volume dedicato alla storia dell'architettura italiana e non solo, riscoprendo cosi un aspetto fino ad oggi meno indagato, per via del successo internazionale di altri versanti del lavoro dell'autore.
3 aprile - 12 giugno 2009
via dei Banchi Vecchi 61, Roma
orario: 16.00 - 20.00 sabato e domenica compresi

5 aprile 2009

SESV :: 100 PIANTE E QUADERNO DAL 2000



"100 piante è un libro fatto di cento piante disegnate dallo studio baukuh tra il 2004 e il 2007. Le piante, disposte in ordine cronologico, descrivono un insieme di edifici di cui non vengono descritte le circostanze. Questi disegni si dispongono come il risultato di differenti esperienze che, se anche non riescono ad enunciare una teoria della progettazione, non rinunciano ad intendere l’architettura come conoscenza condivisa, come insieme di risorse comuni cui attingere e contribuire liberamente. 100 piante è un timido tentativo di accumulare un sapere architettonico aperto ed anonimo, capace di accettare una condizione di creatività di massa, senza legittimare assurde competizioni tra autori ferocemente determinati a difendere i propri diritti."

"Quaderno dal 2000 è un glossario, una guida per orientarci nel mondo del progetto. Erminio Risso nell'introduzione spiega: Resa impraticabile ogni enciclopedia, figlia dell’illusione illuminista di una 'armoniosa' organizzazione dei saperi, sarà necessario almeno un glossario, quello che l'autore ci fornisce come mappa essenziale per orientare i nostri movimenti. Questo glossario è per prima cosa un’altra costellazione che a sua volta implica una selezione in grado di fornirci uno sguardo privilegiato attraverso il quale vedere questa pratica di costruzione, dal progetto come soluzione prospettata di un problema fino al manufatto terminale."

I volumi di baukuh (100 piante) e di Sp10studio (Quaderno dal 2000) pubblicati da De Ferrari nel corso del 2008 sono oggetto di un incontro che si svolgerà il prossimo giovedì 9 aprile alle ore 11:00 al galleria SESV dell'Università di Firenze. A commentare le pubblicazioni dei due studi genovesi saranno MAP architetti, Adolfo Natalini, Vittorio Savi. Questi introdurranno gli argomenti per una più generale discussione sulle scelte editoriali e sulle forme che testimoniano, sulla carta, le iniziali attività di studi di architettura. Alla discussione sono invitati a prendere parte, insieme a membri di baukuh e Sp10studio, altri interlocutori scelti tra i rappresentanti delle ultime generazioni di professionisti, tra i quali Stefano Bonifazi, Diverserighe, NuvolaB.



Forum con MAP architetti, Adolfo Natalini, Vittorio Savi.
Partecipano, tra gli altri, baukuh, Stefano Bonifazi, Diverserighe, NuvolaB, Sp10studio
Moderano Marco Brizzi e Elisa Poli.

Giovedì 9 aprile 2009, ore 11:00
Galleria SESV, piazza Ghiberti 27, Firenze

L'evento è realizzato in collaborazione con ARCH'IT

4 aprile 2009

AMARE L'ARCHITETTURA


Nel tempo il valore culturale dell'Architettura si e' definitivamente dissolto nell'immaginario collettivo con la conseguente, inconsapevole, distruzione delle nostre citta', dovuta alla scomparsa dell'Architettura dagli spazi in cui viviamo. Il ruolo dell'architetto nella societa' e' divenuto marginale e il suo contributo non e' piu' ritenuto fondamentale.Parte della responsabilita' e' proprio di noi architetti che abbiamo una forte individualita' e una difficolta' nel condividere le identita' in un percorso comune. Ne consegue una maggiore vulnerabilita' a vantaggio delle altre categorie ed una minore competivita' sul mercato del lavoro. Per ribaltare questa realta', crediamo che sia necessario unire le forze. E' con questo spirito che abbiamo deciso di fondare un Movimento per la difesa dell'Architettura contemporanea.Ci proponiamo:
la divulgazione del valore dell'Architettura contemporanea nella societa';
la promozione di una legge per l'Architettura;
la sensibilizzazione della politica, dei mass-media e dei costruttori al valore dell'Architettura e al rispetto del progetto;
la valorizzazione del ruolo dell'Architetto nella societa' e la tutela del progetto come opera dell'ingegno;
la ridefinizione delle competenze tra Architetti, Ingegneri, Geometri e periti tecnici;
il ripensamento della formazione Universitaria dell'Architetto;
Come prima azione, e' stata inviata una lettera a tutti i Presidenti degli Ordini degli Architetti di Italia e p.c. al Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Raffaele Sirica in difesa dell'Architettura dagli attacchi da parte dei mass-media; seguiranno iniziative in difesa dell'Architettura, rivolgendosi alle Istituzioni, ai giornali, alle Universita', ai costruttori, alle Associazioni di categoria.E' attivo un blog dove confrontare le nostre idee: http://www.amatelarchitettura.com/, e un gruppo su facebook, amate l'architettura, se vuoi collaborare al movimento scrivendo articoli sul blog, partecipando, inviando proposte, suggerimenti, contattataci: info@amatelarchitettura.com - http://www.amatelarchitettura.com/Abbiamo redatto un manifesto, dopo pochi giorni, sottoscritto da centinaia di persone, se condividi il nostro spirito e le nostre idee sottoscrivi il manifesto:

31 marzo 2009

MIMOA un database per l'architettura contemporanea


MIMOA, contrazione di Mi Modern Architecture, è una superba fonte di informazione per gli appassionati di architettura moderna/contemporanea che usano viaggiare e vedere di persona le opere pubblicate e fotografate nelle riviste e nelle monografie patinate.

Il sito, lanciato lo scorso 21 settembre, è un vero e proprio motore di ricerca (o, meglio, di una banca dati in progress, autogenerata dai visitatori) che intende costruire una guida di architettura on-line per viaggiatori ed appassionati, fornendo per ogni edificio l'esatta posizione in Google-maps e tutte le informazioni necessarie per scovarlo e visitarlo.

La banca-dati è aperta al contributo di chiunque: basta registrarsi e, col proprio account, si può tracciare un itinerario, inserire un proprio progetto, commentare le opere e anche segnalare di esserci stati. Tutta questa mole di informazioni, corredata da revisioni ed opinioni personali dei visitatori, intende - almeno a detta degli autori del sito - arricchire la definizione delle tendenze attuali dell'architettura europea.

20 marzo 2009

eurau’10


Apertura del blog in cui eurau’10 mette a punto i suoi temi

Caro collega,
oggi si apre il blog di eurau’10 (giornate europee della ricerca architettonica e urbana).
Attraverso il blog, fino al 22 maggio 2009, si discuterà sul tema del congresso

Venustas, architettura / mercato / democrazia

per strutturarne l’articolazione in sotto-temi (visita il sito per saperne di più sul tema).

Attraverso il blog, il comitato promotore di eurau’10 punta tra l’altro a sollecitare la partecipazione delle generazioni più giovani fin dalla fase istruttoria del congresso e a individuare - tra coloro che offriranno le sollecitazioni più interessanti - alcuni dei membri del Comitato scientifico e alcuni dei “discussant” che verranno invitati al congresso napoletano.

Sarei lieta se volessi partecipare al blog e diffondere la notizia tra quelli che credi possano essere interessati all’iniziativa.

Per partecipare al blog puoi cliccare sul link o collegarti al sito www.eurau10.it
Altrimenti puoi inviarci il tuo post per mail all’indirizzo blog@eurau10.it
Il post può essere scritto nella lingua che preferisci (tra italiano, inglese e francese)