Fronte del porto. Visioni del contemporaneo.
al Galata Museo del Mare – Galleria delle esposizioni
Inaugurazione il 1 Aprile alle ore 17:30 presso la sede della mostra
Apertura tutti i giorni, escluso il lunedì, dal 1 Aprile al 30 giugno
dalle 10:00 alle 19:30 - ultimo ingresso 18:00
promossa da:
Ordine degli Archittetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Genova
a cura di:
Associazione Paesaggi Culturali
in collaborazione con:
Smartland Project srl
con il sostegno di:
Comune di Genova
Mu.MA – Galata Museo del Mare – Costa Edutainment spa - Associazione Promotori
Musei del Mare e della Navigazione – Cooperativa Solidarietà e lavoro
Sponsor:
Orazio Brignola spa
Edilizia Acrobatica srl
Il prossimo primo aprile presso il Galata Museo del Mare verrà inaugurata la mostra “Fronte del porto. Visioni del contemporaneo” curata dall'Associazione Paesaggi Culturali in collaborazione con Smartland Project srl.
L'evento, promosso dall'Ordine degli Architetti della provincia di Genova con la collaborazione del Mu.MA e con il sostegno del Comune di Genova, verte sul tema dei grandi progetti urbani che hanno interessato l'arco portuale genovese negli ultimi trent'anni. L’iniziativa prende spunto da quella produzione materiale di idee che, grazie al loro carattere visionario, hanno
saputo declinare il difficile dialogo tra città e porto in una variegata rosa di soluzioni progettuali. Un caso eclatante è certamente rappresentato dal progetto dell'architetto americano John Portman che, con il suo alto cono piantato nel mezzo del bacino portuale, intendeva sostituire l’antico simbolo della lanterna con uno nuovo dell’era moderna, suggellando il definitivo passaggio dall’epoca industriale a quella dei servizi tipica del terziario.
Altri progetti si sono alternati negli anni fino al più recente affresco di Renzo Piano, nel quale viene ribadito con forza il valore strategico della pratica progettuale, in contrasto con le inevitabili resistenze dei particolari interessi corporativi.
La mostra intende ripercorrere la trama di queste visioni tenendo ben distinti i due ambiti: quello del progetto ipotetico, che proprio per il suo carattere teorico ha in sé i connotati dell’utopia, ovvero di una proiezione che va oltre i limiti imposti dalla città reale; e quello, appunto, della città reale, con la mappatura dei siti di interesse architettonico caratterizzanti lo scenario del moderno waterfront portuale.
All’interno della sala, al secondo piano del museo Galata, la mostra si articola in tre sezioni: nella prima sono esposti i contributi internazionali al nuovo Piano Regolatore del Porto dello Studio OMA e dell'architetto Manuel de Solà-Morales; la proposta commissionata dalla Tunnel di Genova Spa per la realizzazione del tunnel subportuale nonché un rimando all’affresco di
Renzo Piano, custodito nella sala d’ingresso del museo, parte integrante dello stesso P.R.P.
Nella seconda sezione abbiamo invece quattro proposte antecedenti la redazione del piano portuale: il progetto del Porto Vecchio di J. Portman; il piano di recupero di Prè di ILAUD-De Carlo, primo esempio di riconversione di un'area del porto, la Darsena, annessa al tessuto urbano della città; il progetto colore della sopraelevata dell’architetto E. Bona e il progetto
delle Vele, all’interno del comparto di San Benigno, dello Studio Valle. Nella terza e ultima sezione sono raccolti una serie di progetti che, a partire dal nuovo millennio, hanno affrontato in varie forme il tema del waterfront: il progetto Ponte Parodi di UNStudio diretto dall’architetto
Ben Van Berkel; le tre ipotesi di stadio dello Studio Boeri in collaborazione con Studio Apice; una proposta per una sede del design nell’area del Bacinetto dello Studio GAP, il progetto per il nuovo Hennebique di goagroup ed infine tre proposte di completamento della passeggiata del
porto antico, che hanno come scopo il travalicamento dell’ambito portuale per un più ampio e diretto affaccio della città sul mare (le proposte sono dell’architetto Serra con Architettiriuniti e studio4 e dell’architetto Moncagatto). Chiude la mostra un progetto dell’Osservatorio Colore
Paesaggio per il restyling cromatico dello sfiatatoio della Darsena, unico lavoro, tra quelli presenti in mostra, effettivamente realizzato.
All'interno degli spazi espositivi il pubblico sarà assistito, durante il suo percorso di visita, da un innovativo supporto didattico basato sulla tecnologia smartphone. Trattasi di un applicativo fornito dalla Smartland Project srl che consentirà all’utente, munito di dispositivo iphone, di fruire degli approfondimenti testuali raccolti nel sito web della mostra
(www.frontedelporto.org).
Obiettivo ultimo del progetto è la creazione di un osservatorio permanente che monitori i processi di trasformazione urbana compresi all'interno della fascia di rispetto del waterfront portuale. Di grande interesse, nel prossimo futuro, sarà seguire gli effetti delle ultime direttive dell’Autorità Portuale genovese nell'ambito, per esempio, delle fonti rinnovabili, destinate a
incidere in certa misura sulla fisionomia del porto. La mostra rappresenta perciò l’anteprima di un’azione più ambiziosa che intende avvicinare l’utente nonché cittadino alla futura cronaca dei mutamenti urbani. (arch. Filippo Nicotra)
tratto da www.ge.archiword.it
blog.archandweb.com
tutte le news e le discussioni di Arch&Web. Un avvenimento importante? una mostra ? Un nuovo libro? Un argomento scottante? Ecco solo alcune domande a cui vorremmo dare risposte e innescare dibattiti
28 marzo 2011
Premio Pritzker 2011 a Souto De Mura
Pritzker Prize 2011 Winner Eduardo Souto de Moura
Eduardo Souto de Moura was just leaked as the winner of the 2011 Pritzker Prize. Over at the blog we take a look a tour of the Portuguese architects work. Check it out on Architizer: http://goo.gl/l5CYx
di: Architizer
Eduardo Souto de Moura was just leaked as the winner of the 2011 Pritzker Prize. Over at the blog we take a look a tour of the Portuguese architects work. Check it out on Architizer: http://goo.gl/l5CYx
di: Architizer
25 gennaio 2010
MASTER in YACHT DESIGN dell’Istituto Quasar di Roma
Per navigare in “buone acque” progettiamo lo scafo giusto, per un'energia alternativa!
Trasformare la crisi in una nuova opportunità professionale è possibile, ed è il punto di forza dell'Istituto Quasar da 23 anni. Il mondo della nautica da diporto ha subìto nel 2009 un colpo durissimo e ne hanno risentito produttori e progettisti con tutto l'indotto connesso. Ecco perché al Quasar si è voluto guardare al futuro della progettazione nautica per anticiparne le necessità, rivedendo completamente e radicalmente l'offerta formativa, concentrandosi sulle reali necessità del mercato per i prossimi 10 anni, ovvero non solo scafi e propulsione alternativa, ma anche contenuti e strumenti tecnologici realmente efficaci rispetto agli obiettivi industriali.
Pensare un’imbarcazione, progettarla e disegnarla non è un'attività ludica o fine a se stessa, ma deve essere coerente con le problematiche aziendali. Tra gli argomenti: l'uso efficace degli strumenti CAD (con Rhinoceros e Autocad); la scelta del metodo progettuale più indicato al fine di costruire delle superfici adatte al trasferimento CAM, per la fresatura dei pezzi; la definizione delle caratteristiche idrostatiche ed idrodinamiche passando ovviamente per il calcolo dell'assetto dell'imbarcazione, delle potenze applicabili e dello studio dell'armo più efficiente nel caso si tratti di un'imbarcazioni a vela; project management e riproducibilità industriale, tutela dell’idea progettuale e del patrimonio ambientale e dei mari.
Offerta formativa
Il corso è strutturato in due parti, in sequenza temporale, cui è possibile iscriversi separatamente. Il Modulo Informativo-Simulativo ed il Modulo Progettuale-Esecutivo.
La prima parte consta di 5 lezioni full immersion (1 mese) in cui verrà sviluppato l'intero processo produttivo di una imbarcazione, inclusa la presentazione finale del progetto. Lo scopo di questo modulo è quello di comprendere le problematiche e le esigenze della progettazione navale, gli strumenti, il metodo di lavoro e le difficoltà che deve affrontare il progettista per le barche del futuro prossimo.
Il secondo modulo, formativo-esecutivo, è formato da: 26 lezioni full immersion (11 mesi); 3 lectio magistralis specialistiche cui è possibile partecipare indipendentemente dal corso intero; 5 incontri tra briefing, presentazioni e conferenze stampa dedicate alla promozione dei progetti realizzati; 3 visite ai cantieri, anche queste ad accesso indipendente.
Coordinamento Didattico e Progettuale: lo staff tecnico dello studio Dynaship Yacht Design dell'Arch. Franco Gnessi e Roberto Ciavardini.
Software utilizzati: Autocad, Rhinoceros.
Info:
Luogo e durata: le lezioni teoriche si svolgeranno presso l'Istituto Quasar, Via Nizza 152, Roma – Tel. 06.855.70.78 - Il corso si svolgerà nell’arco di un anno, comprensivo di visite presso strutture operative nel settore e consulenze di tipo strutturale e legale.
Requisiti di accesso: Laureandi con esperienza o laureati in: architettura, disegno industriale ed ingegneria, e professionisti del settore con capacità progettuale e conoscenza almeno di AUTOCAD 2D.
Patrocinio
Il corso è patrocinato dell’As.Pro.Na.Di (Associazione Progettisti Nautica da Diporto). Tutti i frequentatori del corso saranno iscritti, a cura e spese dell'Istituto Quasar, all'As.Pro.Na.Di. I docenti coinvolti sono stati scelti con cura tra le fila dell’Associazione, garantendo anche, attraverso l’iscrizione all’associazione, un reale riconoscimento e rapporto con colleghi e produttori.
Il corso è anche patrocinato dall'Ordine degli Architetti di Roma e del Lazio.
Riviste di settore e visibilità
I progetti migliori e meritevoli verranno pubblicate sulle riviste di settore interessate, tra cui NAUTICA e NAUTECH.
Prolusione e prima lezione introduttiva ad accesso libero
12 febbraio 2010
Inizio del Modulo Progettuale-Esecutivo
17 marzo 2010
Borse di studio per neolaureati.
Stage retribuito per 3 mesi ai 2 migliori diplomati alla fine del corso.
Istituto Quasar
Via Nizza 152, 00198 – Roma
Tel. +39 06 8557078
www.istitutoquasar.com
Trasformare la crisi in una nuova opportunità professionale è possibile, ed è il punto di forza dell'Istituto Quasar da 23 anni. Il mondo della nautica da diporto ha subìto nel 2009 un colpo durissimo e ne hanno risentito produttori e progettisti con tutto l'indotto connesso. Ecco perché al Quasar si è voluto guardare al futuro della progettazione nautica per anticiparne le necessità, rivedendo completamente e radicalmente l'offerta formativa, concentrandosi sulle reali necessità del mercato per i prossimi 10 anni, ovvero non solo scafi e propulsione alternativa, ma anche contenuti e strumenti tecnologici realmente efficaci rispetto agli obiettivi industriali.
Pensare un’imbarcazione, progettarla e disegnarla non è un'attività ludica o fine a se stessa, ma deve essere coerente con le problematiche aziendali. Tra gli argomenti: l'uso efficace degli strumenti CAD (con Rhinoceros e Autocad); la scelta del metodo progettuale più indicato al fine di costruire delle superfici adatte al trasferimento CAM, per la fresatura dei pezzi; la definizione delle caratteristiche idrostatiche ed idrodinamiche passando ovviamente per il calcolo dell'assetto dell'imbarcazione, delle potenze applicabili e dello studio dell'armo più efficiente nel caso si tratti di un'imbarcazioni a vela; project management e riproducibilità industriale, tutela dell’idea progettuale e del patrimonio ambientale e dei mari.
Offerta formativa
Il corso è strutturato in due parti, in sequenza temporale, cui è possibile iscriversi separatamente. Il Modulo Informativo-Simulativo ed il Modulo Progettuale-Esecutivo.
La prima parte consta di 5 lezioni full immersion (1 mese) in cui verrà sviluppato l'intero processo produttivo di una imbarcazione, inclusa la presentazione finale del progetto. Lo scopo di questo modulo è quello di comprendere le problematiche e le esigenze della progettazione navale, gli strumenti, il metodo di lavoro e le difficoltà che deve affrontare il progettista per le barche del futuro prossimo.
Il secondo modulo, formativo-esecutivo, è formato da: 26 lezioni full immersion (11 mesi); 3 lectio magistralis specialistiche cui è possibile partecipare indipendentemente dal corso intero; 5 incontri tra briefing, presentazioni e conferenze stampa dedicate alla promozione dei progetti realizzati; 3 visite ai cantieri, anche queste ad accesso indipendente.
Coordinamento Didattico e Progettuale: lo staff tecnico dello studio Dynaship Yacht Design dell'Arch. Franco Gnessi e Roberto Ciavardini.
Software utilizzati: Autocad, Rhinoceros.
Info:
Luogo e durata: le lezioni teoriche si svolgeranno presso l'Istituto Quasar, Via Nizza 152, Roma – Tel. 06.855.70.78 - Il corso si svolgerà nell’arco di un anno, comprensivo di visite presso strutture operative nel settore e consulenze di tipo strutturale e legale.
Requisiti di accesso: Laureandi con esperienza o laureati in: architettura, disegno industriale ed ingegneria, e professionisti del settore con capacità progettuale e conoscenza almeno di AUTOCAD 2D.
Patrocinio
Il corso è patrocinato dell’As.Pro.Na.Di (Associazione Progettisti Nautica da Diporto). Tutti i frequentatori del corso saranno iscritti, a cura e spese dell'Istituto Quasar, all'As.Pro.Na.Di. I docenti coinvolti sono stati scelti con cura tra le fila dell’Associazione, garantendo anche, attraverso l’iscrizione all’associazione, un reale riconoscimento e rapporto con colleghi e produttori.
Il corso è anche patrocinato dall'Ordine degli Architetti di Roma e del Lazio.
Riviste di settore e visibilità
I progetti migliori e meritevoli verranno pubblicate sulle riviste di settore interessate, tra cui NAUTICA e NAUTECH.
Prolusione e prima lezione introduttiva ad accesso libero
12 febbraio 2010
Inizio del Modulo Progettuale-Esecutivo
17 marzo 2010
Borse di studio per neolaureati.
Stage retribuito per 3 mesi ai 2 migliori diplomati alla fine del corso.
Istituto Quasar
Via Nizza 152, 00198 – Roma
Tel. +39 06 8557078
www.istitutoquasar.com
21 gennaio 2010
Mostra Oscar Niemeyer: Architetture Italiane
La mostra Oscar Niemeyer: Architetture Italiane è l’esposizione che celebra il lavoro in Italia del grande architetto di Rio de Janeiro in occasione dell’inaugurazione del nuovo Aditorium “Oscar Niemeyer” di Ravello, sua quarta opera costruita in Italia. La mostra è curata dall’architetto vicentino Luca Biancoviso, l'allestimento è dell'architetto Raffaele Cioffi; evento coordinato del Presidente della Fondazione Ravello prof. Domenico De Masi.
Ravello, Villa Rufolo - dal 29 gennaio al 28 febbraio 2010
inaugurazione venerdì 29 gennaio ore 10
Con la collaborazione di: ing. Marco Borini, arch. Massimo Gennari, arch. Carlotta La Jacona, arch. Guido Laganà, ing. Marzia Marandola, arch. Federico Motterle, Gianluca Polazzo, Andrea Sovilla
Si ringrazia: Gruppo Mondadori, Fata Spa, Burgo Grouop, Estel Spa, Fondo Morandi, Pubblicemento, Interstudio e Il Giornale dell’Architettura.
Ravello, Villa Rufolo - dal 29 gennaio al 28 febbraio 2010
inaugurazione venerdì 29 gennaio ore 10
Con la collaborazione di: ing. Marco Borini, arch. Massimo Gennari, arch. Carlotta La Jacona, arch. Guido Laganà, ing. Marzia Marandola, arch. Federico Motterle, Gianluca Polazzo, Andrea Sovilla
Si ringrazia: Gruppo Mondadori, Fata Spa, Burgo Grouop, Estel Spa, Fondo Morandi, Pubblicemento, Interstudio e Il Giornale dell’Architettura.
7 dicembre 2009
mostre ventisettetrentasette +presS/Tmag
Il giorno 11 dicembre 2009 alle ore 17.30 presso la Casa dell'Architettura di Roma piazza Manfredo Fanti 47, avranno luogo le inaugurazioni delle mostre ventisettetrentasette. Rassegna Internazionale di Giovani Architetti Romani e presS/Tmag.
L'occasione offrirà ai partecipanti una opportunità di confronto e di dibattito sullo stato della giovane architettura italiana.
Interverranno:
Alessandro Ridolfi Consigliere dell'Ordine P.P.C di Roma e Provincia e delegato alle attività della Consulta Giovani Architetti
Margherita Guccione Direttore del MAXXI Architettura - Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Cecilia D'Elia Vicepresidente della Provincia di Roma
Massimo Pineschi Consigliere segretario - Ufficio di Presidenza Consiglio regionale del Lazio
Nicoletta Mairo Coordinatrice della Consulta Giovanile Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provincia che presenterà la mostra ventisettetrentasette.R.I.G.A.R.
L'occasione offrirà ai partecipanti una opportunità di confronto e di dibattito sullo stato della giovane architettura italiana.
Interverranno:
Alessandro Ridolfi Consigliere dell'Ordine P.P.C di Roma e Provincia e delegato alle attività della Consulta Giovani Architetti
Margherita Guccione Direttore del MAXXI Architettura - Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Cecilia D'Elia Vicepresidente della Provincia di Roma
Massimo Pineschi Consigliere segretario - Ufficio di Presidenza Consiglio regionale del Lazio
Nicoletta Mairo Coordinatrice della Consulta Giovanile Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provincia che presenterà la mostra ventisettetrentasette.R.I.G.A.R.
Chiuderà l'incontro Luigi Prestinenza Puglisi, architetto e critico di architettura, che presenterà il volume e la mostra intitolati presS/Tmag: raccolta di opere di architettura tratte dalla rivista elettronica presS/Tmagazine.
Al termine dell'inaugurazione si offrirà un buffet.
Le esposizioni rimarranno aperte al pubblico fino alla chiusura della Casa dell'Architettura in occasione delle festività natalizie.
Ingresso libero
4 novembre 2009
Presentazione alla Triennale di Milano di Lettera22 __ il film documentario su Adriano Olivetti
Lettera22
un documentario di Emanuele Piccardo su Adriano Olivetti
GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2009 ORE 19
Triennale di Milano_Design Museum_Viale Alemagna 6 – Milano
Nell'ambito della rassegna VideoAgorà a cura di Silvana Annichiarico
verrà proiettato il documentario su Adriano Olivetti, prodotto da plug_in.
Lettera22 è un film documentario su Adriano Olivetti, industriale, politico, urbanista e intellettuale che ha segnato con la sua opera la storia del nostro paese. Adriano Olivetti ha contribuito per un trentennio alla formazione della classe dirigente italiana. Il suo pensiero, i suoi scritti e le sue opere sono state e sono tuttora all'avanguardia in Italia e nel mondo.
Lettera22 si è posto come obiettivo il racconto di questa straordinaria avventura umana, industriale, culturale e architettonica attraverso le opere rimaste e immediatamente riconoscibili: le architetture. Le architetture però non riuscivano a definire la complessa e poliedrica personalità di Olivetti per questo sono stati coinvolti uomini e donne che, al pari delle architetture, hanno vissuto l'esperienza olivettiana e hanno contribuito a renderla grande.
un documentario di Emanuele Piccardo su Adriano Olivetti
GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2009 ORE 19
Triennale di Milano_Design Museum_Viale Alemagna 6 – Milano
Nell'ambito della rassegna VideoAgorà a cura di Silvana Annichiarico
verrà proiettato il documentario su Adriano Olivetti, prodotto da plug_in.
Lettera22 è un film documentario su Adriano Olivetti, industriale, politico, urbanista e intellettuale che ha segnato con la sua opera la storia del nostro paese. Adriano Olivetti ha contribuito per un trentennio alla formazione della classe dirigente italiana. Il suo pensiero, i suoi scritti e le sue opere sono state e sono tuttora all'avanguardia in Italia e nel mondo.
Lettera22 si è posto come obiettivo il racconto di questa straordinaria avventura umana, industriale, culturale e architettonica attraverso le opere rimaste e immediatamente riconoscibili: le architetture. Le architetture però non riuscivano a definire la complessa e poliedrica personalità di Olivetti per questo sono stati coinvolti uomini e donne che, al pari delle architetture, hanno vissuto l'esperienza olivettiana e hanno contribuito a renderla grande.
Gli intellettuali: Furio Colombo, Franco Ferrarotti, Luciano Gallino;
Gli operai Noè Malerba e Fiorentina Vittonatti;
I funzionari Cornelia Lombardo, Camillo Prelle, Adolfo Salvetti;
Le figlie di Adriano: Lidia e Laura;
Gli architetti Annibale Fiocchi, Aimaro Oreglia d'Isola, Eduardo Vittoria; Enrico Giacopelli (autore del progetto del Museo a cielo aperto dell'architettura moderna a Ivrea), l'architetto eporediese Luca Marraghini.
Questi personaggi, insieme alle architetture, hanno composto la cornice che contiene Adriano Olivetti evitando una narrazione nostalgica e manierista come in parte succede ogni qualvolta si parli dell'imprenditore eporediese. Oggi affrontare un tema complesso come Olivetti non può prescindere da un'attenta ricognizione delle fonti orali e bibliografiche necessarie alla comprensione del personaggio. Soprattutto in un contesto politico e culturale contemporaneo nel quale facilmente ci si appropria di un'appartenenza al pensiero olivettiano senza averne compreso il contenuto etico e politico.
Lettera22 propone allo spettatore un viaggio all'interno di un mondo, quello olivettiano, che ha determinato l'evoluzione economica, sociale, politica e culturale dell'Italia del dopoguerra ancora oggi attuale come ha affermato Franco Ferrarotti, padre della sociologia italiana.
Lettera22 propone allo spettatore un viaggio all'interno di un mondo, quello olivettiano, che ha determinato l'evoluzione economica, sociale, politica e culturale dell'Italia del dopoguerra ancora oggi attuale come ha affermato Franco Ferrarotti, padre della sociologia italiana.
Adriano Olivetti cresce in un ambiente rivoluzionario di stampo socialista, in cui il livello di innovazione era già presente nel lavoro del padre Camillo, allievo di Galileo Ferraris. Come il padre il giovane Adriano compie alla fine degli anni venti un viaggio negli USA per imparare l'organizzazione del lavoro delle grandi fabbriche americane. Questa importante lezione l'applicherà a Ivrea unendo l'organizzazione del lavoro con una nuova concezione degli spazi industriali, progettati dagli architetti Luigi Figini e Gino Pollini. Da quel momento a Ivrea verrà realizzata la modernità, unico esempio di città moderna italiana finita dove, alla presenza della fabbrica, si uniscono le case per gli operai e i dirigenti, gli asili, le scuole, le colonie diurne, i centri servizi sociali realizzate dai migliori architetti italiani: Luigi Figini e Gino Pollini, Annibale Fiocchi, Ottavio Cascio, Marcello Nizzoli, Gian Mario Oliveri, Ignazio Gardella, Eduardo Vittoria, Marco Zanuso, Igino Cappai e Pietro Mainardis, Roberto Gabetti e Aimaro Isola, Mario Ridolfi e Wolfang Frankl,, Emilio Tarpino, Alberto Galardi, Giorgio Raineri. Inoltre Olivetti fece costruire colonie montane e marine per il soggiorno dei figli degli operai, le sedi distaccate e i negozi di rappresentanza in Italia e nel mondo, progettati da Carlo Scarpa, Kenzo Tange, James Stirling, Louis Kahn, BBPR, Gae Aulenti. Per non parlare degli intellettuali coinvolti nel progetto politico e nella rivista Comunità, tra i quali si ricordano: Luciano Gallino, Franco Ferrarotti, Furio Colombo, Geno Pampaloni, Eugenio Montale, Franco Fortini, Paolo Volponi, Nello Ajello, Enzo Golino e molti altri.
Lettera22 vuole testimoniare la validità di un progetto, contemporaneamente culturale e industriale, ancora oggi attuale a cinquant'anni, nel 2010, dalla scomparsa di Olivetti.
Lettera22 è patrocinato da:
Fondazione Adriano Olivetti
Consiglio Nazionale degli Architetti,
DO.CO.MO.MO. Italia
Lettera22 è realizzato con il sostegno di:
Consiglio Nazionale degli Architetti, Alma Mater Studiorum-Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, Ordine Architetti PPC di Torino, Fondazione Ordine Architetti PPC di Torino, Ordine Architetti PPC di Genova, AXA Assicurazioni
Scheda tecnica:
TITOLO: Lettera22
DURATA: 46 min
FORMATO DI RIPRESA: minidv
Produzione: plug_in
Regia: Emanuele Piccardo
Sceneggiatura: Chiara Rolandi
Montaggio:Giorgia Villa
Musiche originali: Tiziano Lucci
Montaggio del suono: Marcos Molina
Mix: Paolo Segat
Luogo e anno di produzione: Italia, 2009
website http://www.archphoto.it/
http://www.plugin-lab.it/
patrocini:
Fondazione Adriano Olivetti, Consiglio Nazionale Architetti, do.co.mo.mo. Italia
realizzato con il sostegno di: Consiglio Nazionale degli Architetti, Alma Mater Studiorum-Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, Ordine Architetti PPC di Torino, Fondazione Ordine Architetti PPC di Torino, Ordine Architetti PPC di Genova, AXA Assicurazioni
Lettera22 è realizzato con il sostegno di:
Consiglio Nazionale degli Architetti, Alma Mater Studiorum-Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, Ordine Architetti PPC di Torino, Fondazione Ordine Architetti PPC di Torino, Ordine Architetti PPC di Genova, AXA Assicurazioni
Scheda tecnica:
TITOLO: Lettera22
DURATA: 46 min
FORMATO DI RIPRESA: minidv
Produzione: plug_in
Regia: Emanuele Piccardo
Sceneggiatura: Chiara Rolandi
Montaggio:Giorgia Villa
Musiche originali: Tiziano Lucci
Montaggio del suono: Marcos Molina
Mix: Paolo Segat
Luogo e anno di produzione: Italia, 2009
website http://www.archphoto.it/
http://www.plugin-lab.it/
patrocini:
Fondazione Adriano Olivetti, Consiglio Nazionale Architetti, do.co.mo.mo. Italia
realizzato con il sostegno di: Consiglio Nazionale degli Architetti, Alma Mater Studiorum-Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, Ordine Architetti PPC di Torino, Fondazione Ordine Architetti PPC di Torino, Ordine Architetti PPC di Genova, AXA Assicurazioni
8 ottobre 2009
Ritratti d'Autore :: Giancarlo De Carlo
Il Presidente dell'Ordine degli Architetti P. P. C. di Roma e provincia Amedeo Schiattarella è lieto di invitarLa alla proiezione della video intervista a Giancarlo De Carlo il 14 ottobre 2009 ore 20.00 alla Casa dell'Architettura
RITRATTI D'AUTORE La vita e il lavoro di maestri dell'architettura e del design contemporaneo raccontati da 15 documentari d'autore.
Giancarlo De CarloUn architetto scomodo, un professionista libero e in continua evoluzione: è questo Giancarlo De Carlo, che si è avvicinato all'architettura quasi per caso (doveva fare l'ingegnere) ma è riuscito a diventare un grande "serial" architetto, capace cioè di occuparsi di un progetto con continuità nel tempo, come dimostrano i suoi studi sulpiano urbanistico di Urbino, durati dal 1964 al 1994.
Giancarlo De Carlo nasce a Genova nel 1919 e passa l'infanzia con i nonni paterni a Tunisi. Nel 1937 torna in Italia, dove si laurea in Ingegneria nel maggio del 1943; il giorno dopo si iscrive ad Architettura, ma viene subito arruolato in Marina.Finita la guerra, nel 1948, decide di trasferirsi alla Facoltà di Architettura di Venezia, dove si laurea l'anno successivo. All'inizio degli anni cinquanta, dopo un periodo di collaborazione con Franco Albini, De Carlo comincia la sua attività professionale.Nel 1966 va per la prima volta negli Stati Uniti, a Yale. Ci tornerà varie volte negli anni successivi, per periodi di insegnamento al MIT, a UCLA, a Cornell. Ha modo così di scoprire la realtà nord-americana, in un periodo di particolare intensità: la guerra in Vietnam, la rivolta dei giovani, la pop-art, la musica rock, l'avvento dell'architettura anti-Bauhaus...
Nel 1976 fonda l'ILAUD, il Laboratorio Internazionale di Architettura e Urbanistica, un progetto sul confronto e la collaborazione in contesti culturali diversi.Il 12 dicembre 1989 viene nominato cittadino onorario di Urbino e nel 1994, a trent'anni di distanza dal primo, redige il nuovo Piano regolatore della città.Muore a Milano il 4 Giugno 2005.
Realizzazione di Ultrafragola Channels3D Produzioni Video Web Communication
con la collaborazione dell'Ordine degli Architetti PPC di Roma
Organizzazione e comunicazione di Maria Cristiana Costanzo
RITRATTI D'AUTORE La vita e il lavoro di maestri dell'architettura e del design contemporaneo raccontati da 15 documentari d'autore.
Giancarlo De CarloUn architetto scomodo, un professionista libero e in continua evoluzione: è questo Giancarlo De Carlo, che si è avvicinato all'architettura quasi per caso (doveva fare l'ingegnere) ma è riuscito a diventare un grande "serial" architetto, capace cioè di occuparsi di un progetto con continuità nel tempo, come dimostrano i suoi studi sulpiano urbanistico di Urbino, durati dal 1964 al 1994.
Giancarlo De Carlo nasce a Genova nel 1919 e passa l'infanzia con i nonni paterni a Tunisi. Nel 1937 torna in Italia, dove si laurea in Ingegneria nel maggio del 1943; il giorno dopo si iscrive ad Architettura, ma viene subito arruolato in Marina.Finita la guerra, nel 1948, decide di trasferirsi alla Facoltà di Architettura di Venezia, dove si laurea l'anno successivo. All'inizio degli anni cinquanta, dopo un periodo di collaborazione con Franco Albini, De Carlo comincia la sua attività professionale.Nel 1966 va per la prima volta negli Stati Uniti, a Yale. Ci tornerà varie volte negli anni successivi, per periodi di insegnamento al MIT, a UCLA, a Cornell. Ha modo così di scoprire la realtà nord-americana, in un periodo di particolare intensità: la guerra in Vietnam, la rivolta dei giovani, la pop-art, la musica rock, l'avvento dell'architettura anti-Bauhaus...
Nel 1976 fonda l'ILAUD, il Laboratorio Internazionale di Architettura e Urbanistica, un progetto sul confronto e la collaborazione in contesti culturali diversi.Il 12 dicembre 1989 viene nominato cittadino onorario di Urbino e nel 1994, a trent'anni di distanza dal primo, redige il nuovo Piano regolatore della città.Muore a Milano il 4 Giugno 2005.
Realizzazione di Ultrafragola Channels3D Produzioni Video Web Communication
con la collaborazione dell'Ordine degli Architetti PPC di Roma
Organizzazione e comunicazione di Maria Cristiana Costanzo
Prossimi appuntamenti
OTTOBRE- 20 Ettore Sottsass- 29 Gae Aulenti
NOVEMBRE- 11 Antonia Astori- 18 Paolo Portoghesi- 25 Alessandro Mendini
DICEMBRE- 02 Vittorio Gregotti- 09 Maddalena De Padova
Mostra Frank O. Gehry alla Triennale
La Triennale di Milano, nell’ambito di Triennale Architettura, presenta Frank O. Gehry dal 1997, a cura di Germano Celant, la prima esposizione dedicata a Frank O. Gehry che riunisce la selezione dei progetti realizzati a partire dall’importante svolta stilistica del 1997, costituita dal Guggenheim Museum di Bilbao, fino ad oggi.La mostra, curata da Germano Celant, è realizzata in collaborazione con Frank O. Gehry e Gehry Partners LLP, e resa possibile anche grazie all’assistenza di importanti istituzioni internazionali quali il Guggenheim Museum di Bilbao, AGO – Art Gallery of Ontario di Montreal e DAC - Dansk Arkitektur Center di Copenhagen.
I progetti in mostra, per la maggior parte inediti, sono stati selezionati insieme all’architetto americano, ideando un evento espositivo che indaghi oltre agli edifici anche le loro relazioni con il territorio in un’ottica di progettazione più urbanistica: da DZ Bank Building di Berlino (1995-2001), a AGO - Art Gallery of Ontario (2000-2008), dal Jay Pritzker Pavilion di Chicago (1999-2004), all’Interactive Corporation Headquarter di New York (2003-2007), fino al resort Atlantis Sentosa di Singapore e alla sede di Abu Dhabi del Guggenheim Museum, la progettazione dei quali è cominciata tra il 2005 e il 2006.
Le architetture, che costituiscono l’highlight del lavoro di Gehry Partners LLP negli ultimi dieci anni, saranno raccontate attraverso i filmati, le fotografie, i disegni, i modelli relativi alle varie fasi di elaborazione del progetto, nonché le parole dell’architetto.Parallelamente, saranno proiettati in video i materiali relativi alle tecnologie utilizzate da Gehry nelle diverse fasi del processo creativo e costruttivo. Interviste e display che illustrano la nascita e la specificità del gruppo Gehry Technologies, le modalità dell’ideazione con il software Catia in rapporto alla progettazione tradizionale, la sua complessità e le possibilità di ottimizzazione nel processo di creazione architettonica.
L’esposizione sarà arricchita da un catalogo pubblicato da Skira, che riunirà tutti i progetti di Frank O. Gehry, esposti e non esposti a Milano, dall’innovativo strappo linguistico del Guggenheim Museum di Bilbao ad oggi.Introdotto da un saggio critico di Germano Celant, il libro ripercorre dal 1997 i recenti progetti dell’architetto vincitore del Pritzker Architecture Prize 1989, per la maggior parte inediti, attraverso i disegni a mano, i disegni di studio, le elaborazioni in 3D, i modelli e le fotografie del costruito: dal Walt Disney Concert Hall di Los Angeles (1989-2003), alla Corcoran Gallery di Washington DC (1999-2005), dal The Experience Music Project di Seattle (1995-2000), al complesso abitativo di Beekman Street a New York (2003-2009).
Frank O. Gehry dal 1997
Triennale di Milano
27 settembre 2009 – 10 gennaio 2010
a cura di Germano CelantProgetto grafico e dell’allestimentoStudio Cerri&AssociatiCatalogo SkiraIngresso 8/6/5 euro
Orari:martedì-domenica 10.30-20.30giovedì 10.30-23.00
for info: sito ufficiale>>
18 settembre 2009
Mostra "101% Oscar Niemeyer: l'arte di progettare" a Venezia
Università IUAV di Venezia
DpA – Sala “Gino Valle”, ex Cotonificio Veneziano di S. Marta
Dorsoduro 2196, Venezia
dal 28 settembre al 16 ottobre 2009
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9:30 – 18:30
Ingresso libero
La mostra
Dopo il successo della prima edizione di Vicenza lo scorso maggio, e la successiva inaugurazione presso Palazzo Paolo V° a Benevento nell’ambito della XXX° edizione del Festival Città Spettacolo 2009, la mostra 101% Oscar Niemeyer. L'arte di progettare viene ospitata a Venezia presso l’Università IUAV di Venezia nello spazio espositivo della Sala “Gino Valle”. Questa iniziativa, organizzata dall’Associazione Culturale vicentina IEC - INDEPENDENT EVENT CENTER in collaborazione con lo IUAV, vuole celebrare uno dei più grandi architetti viventi che proprio in questi mesi sta vedendo ultimata la sua terza opera italiana, l'Auditorium di Ravello. La mostra, che offre una panoramica sull'opera del grande progettista brasiliano, pone l'accento su due grandi suoi progetti: l'Auditorium di Ravello, appunto, ed il progetto del1978 per il Teatro Comunale di Vicenza, redatto in collaborazione con l'arch. Federico Motterle e mai realizzato. Il confronto tra queste due opere, nell'ambito di un più amplio sguardo sul lavoro di Niemeyer, produce un dialogo unico ed inedito tra il passato ed il presente dell'architettura firmata Niemeyer, offrendo importanti spunti di riflessione sul ruolo dell'architettura contemporanea oggi.
L'inaugurazione ufficiale della mostra si terrà lunedì 28 settembre 2009 alle ore 17:30 presso la sede espositiva della Sala “Gino Valle”.
I contenuti
Gli schizzi e i disegni. Il corpus di opere è assai ampio ed in parte costituito dal materiale che fu esposto nel 1994 nella mostra Oscar Niemeyer: Progetti per il Veneto; saranno esposti studi sullo skyline di Brasilia e schizzi di singoli edifici, viste del progetto per il ponte dell’Accademia di Venezia, schizzi per mobili ed oggetti di design, oltre che quelli per il Teatro Comunale di Vicenza.
lI design. Alcuni degli schizzi di Niemeyer di cui sopra rappresentano disegni preparatori per elementi di arredo di cui un tavolo è tutt’ora in produzione ed esposto all’interno della mostra.
Le opere d’arte. I disegni di Niemeyer saranno esposti al fianco di disegni artistici e prove d’autore dello stesso architetto, risalenti agli anni '80, a voler dimostrare il percorso creativo che lega le opere d’arte di Niemeyer all’estetica dei suoi edifici.
L’auditorium di Ravello. Fa parte dell’esposizione un modello architettonico dell’Auditorium di Ravello, terza opera italiana di Niemeyer attualmente in costruzione: ciò permette un confronto stilistico tra due progetti a firma dell’architetto brasiliano e distanti trent’anni tra loro, ma con varie tematiche in comune.
IEC - INDEPENDENT EVENT CENTER
http://www.independenteventcenter.com/
Produttori
Associazione Culturale IEC - INDEPENDENT EVENT CENTER
Università IUAV di Venezia
Patrocini
Consolato Brasiliano a Milano, Regione Veneto
Oscar Niemeyer
È’ uno dei più importanti interpreti dell’architettura moderna e contemporanea ed è tra i pionieri nell'esplorazione delle possibilità plastiche e costruttive del cemento armato. Nasce a Rio de Janeiro nel 1907. Nel 1934 si laurea alla scuola Nazionale di Belle Arti della sua città e in seguito fa parte di un gruppo di architetti brasiliani che collabora con Le Corbusier al progetto per la costruzione del nuovo Ministero dell’Educazione e della Sanità di Rio. L’incontro con Le Corbusier è sicuramente determinante nella formazione della sua visione dell’architettura, fatta di spazi fluidi che offrono un’alternativa profondamente poetica alle linee dritte e agli angoli retti dell’international style, che caratterizzavano l’architettura europea negli anni ‘30. Niemeyer è considerato a ragione uno dei primi ad aver sperimentato nuovi concetti architettonici, sviluppando uno stile scultoreo servendosi del cemento armato per creare forme e strutture sensazionali che rispecchiano le sinuose curve naturali delle montagne e delle spiagge della sua terra. Come i suoi maestri, Lucio Costa e Le Corbusier, è un modernista, ma la ricerca di un’architettura grandiosa, legata alle radici della sua cultura , lo porta a elaborare nuove forme di un inedito lirismo architettonico. Oggi, nel suo centounesimo anno di vita, continua a lavorare nel suo ufficio di Rio a Copacabana.
Nel 1978 elabora insieme all’architetto vicentino Federico Metterle, un progetto (non realizzato) per un Teatro Comunale a Vicenza; Motterle fu il referente italiano dello studio Niemeyer e seguì personalmente i cantieri della sede Burgo a Torino e della sede Mondatori a Milano.
Attualmente è in corso di svolgimento il cantiere della terza opera italiana realizzata di Oscar Niemeyer, l’Auditorium di Ravello.
COMITATO SCIENTIFICO:
arch. Luca Biancoviso
arch. Carlotta La Jacona
COMITATO PROMOTORE:
INDEPENDENT EVENT CENTER
Luca Biancoviso, Presidente Associazione Culturale Independent Event Center
Carlotta La Jacona, Responsabile Allestimenti
Gianluca Polazzo, Responsabile Grafica e Comunicazione
IUAV
Prof. Renato Bocchi, Presidente Dipartimento di Progettazione IUAV
Collaboratori:
arch. Giovanni Roncador
arch. Gundula Rakowitz
DpA – Sala “Gino Valle”, ex Cotonificio Veneziano di S. Marta
Dorsoduro 2196, Venezia
dal 28 settembre al 16 ottobre 2009
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9:30 – 18:30
Ingresso libero
La mostra
Dopo il successo della prima edizione di Vicenza lo scorso maggio, e la successiva inaugurazione presso Palazzo Paolo V° a Benevento nell’ambito della XXX° edizione del Festival Città Spettacolo 2009, la mostra 101% Oscar Niemeyer. L'arte di progettare viene ospitata a Venezia presso l’Università IUAV di Venezia nello spazio espositivo della Sala “Gino Valle”. Questa iniziativa, organizzata dall’Associazione Culturale vicentina IEC - INDEPENDENT EVENT CENTER in collaborazione con lo IUAV, vuole celebrare uno dei più grandi architetti viventi che proprio in questi mesi sta vedendo ultimata la sua terza opera italiana, l'Auditorium di Ravello. La mostra, che offre una panoramica sull'opera del grande progettista brasiliano, pone l'accento su due grandi suoi progetti: l'Auditorium di Ravello, appunto, ed il progetto del1978 per il Teatro Comunale di Vicenza, redatto in collaborazione con l'arch. Federico Motterle e mai realizzato. Il confronto tra queste due opere, nell'ambito di un più amplio sguardo sul lavoro di Niemeyer, produce un dialogo unico ed inedito tra il passato ed il presente dell'architettura firmata Niemeyer, offrendo importanti spunti di riflessione sul ruolo dell'architettura contemporanea oggi.
L'inaugurazione ufficiale della mostra si terrà lunedì 28 settembre 2009 alle ore 17:30 presso la sede espositiva della Sala “Gino Valle”.
I contenuti
Gli schizzi e i disegni. Il corpus di opere è assai ampio ed in parte costituito dal materiale che fu esposto nel 1994 nella mostra Oscar Niemeyer: Progetti per il Veneto; saranno esposti studi sullo skyline di Brasilia e schizzi di singoli edifici, viste del progetto per il ponte dell’Accademia di Venezia, schizzi per mobili ed oggetti di design, oltre che quelli per il Teatro Comunale di Vicenza.
lI design. Alcuni degli schizzi di Niemeyer di cui sopra rappresentano disegni preparatori per elementi di arredo di cui un tavolo è tutt’ora in produzione ed esposto all’interno della mostra.
Le opere d’arte. I disegni di Niemeyer saranno esposti al fianco di disegni artistici e prove d’autore dello stesso architetto, risalenti agli anni '80, a voler dimostrare il percorso creativo che lega le opere d’arte di Niemeyer all’estetica dei suoi edifici.
L’auditorium di Ravello. Fa parte dell’esposizione un modello architettonico dell’Auditorium di Ravello, terza opera italiana di Niemeyer attualmente in costruzione: ciò permette un confronto stilistico tra due progetti a firma dell’architetto brasiliano e distanti trent’anni tra loro, ma con varie tematiche in comune.
IEC - INDEPENDENT EVENT CENTER
http://www.independenteventcenter.com/
Produttori
Associazione Culturale IEC - INDEPENDENT EVENT CENTER
Università IUAV di Venezia
Patrocini
Consolato Brasiliano a Milano, Regione Veneto
Oscar Niemeyer
È’ uno dei più importanti interpreti dell’architettura moderna e contemporanea ed è tra i pionieri nell'esplorazione delle possibilità plastiche e costruttive del cemento armato. Nasce a Rio de Janeiro nel 1907. Nel 1934 si laurea alla scuola Nazionale di Belle Arti della sua città e in seguito fa parte di un gruppo di architetti brasiliani che collabora con Le Corbusier al progetto per la costruzione del nuovo Ministero dell’Educazione e della Sanità di Rio. L’incontro con Le Corbusier è sicuramente determinante nella formazione della sua visione dell’architettura, fatta di spazi fluidi che offrono un’alternativa profondamente poetica alle linee dritte e agli angoli retti dell’international style, che caratterizzavano l’architettura europea negli anni ‘30. Niemeyer è considerato a ragione uno dei primi ad aver sperimentato nuovi concetti architettonici, sviluppando uno stile scultoreo servendosi del cemento armato per creare forme e strutture sensazionali che rispecchiano le sinuose curve naturali delle montagne e delle spiagge della sua terra. Come i suoi maestri, Lucio Costa e Le Corbusier, è un modernista, ma la ricerca di un’architettura grandiosa, legata alle radici della sua cultura , lo porta a elaborare nuove forme di un inedito lirismo architettonico. Oggi, nel suo centounesimo anno di vita, continua a lavorare nel suo ufficio di Rio a Copacabana.
Nel 1978 elabora insieme all’architetto vicentino Federico Metterle, un progetto (non realizzato) per un Teatro Comunale a Vicenza; Motterle fu il referente italiano dello studio Niemeyer e seguì personalmente i cantieri della sede Burgo a Torino e della sede Mondatori a Milano.
Attualmente è in corso di svolgimento il cantiere della terza opera italiana realizzata di Oscar Niemeyer, l’Auditorium di Ravello.
COMITATO SCIENTIFICO:
arch. Luca Biancoviso
arch. Carlotta La Jacona
COMITATO PROMOTORE:
INDEPENDENT EVENT CENTER
Luca Biancoviso, Presidente Associazione Culturale Independent Event Center
Carlotta La Jacona, Responsabile Allestimenti
Gianluca Polazzo, Responsabile Grafica e Comunicazione
IUAV
Prof. Renato Bocchi, Presidente Dipartimento di Progettazione IUAV
Collaboratori:
arch. Giovanni Roncador
arch. Gundula Rakowitz
Schindler Award “Access for All”
Al via lo Schindler Award “Access for All” - Edizione 2010
Concorso di architettura bandito da Schindler
Per lo Schindler Award 2010 è stato scelto il sito delle Olimpiadi di Berlino del 1936.
Il 22 settembre 2009 si aprono ufficialmente le iscrizioni all'edizione 2010 dello Schindler Award, uno dei concorsi di architettura più importanti a livello europeo. Il tema centrale della competizione è l'"Accessibilità per tutti", una filosofia che si distingue per l’assenza di barriere e si rivolge a persone di tutte le età, indipendentemente dalle loro abilità fisiche. Gli studenti all'ultimo anno delle facoltà di architettura di tutta Europa sono invitati a presentare progetti all'avanguardia per lo sviluppo dell'area che ospitò i Giochi Olimpici di Berlino del 1936.
Lo Schindler Award rappresenta per i laureandi in architettura un'opportunità straordinaria per sottoporre i propri progetti a una giuria di professionisti. Il concorso è rivolto agli studenti dell'ultimo anno della facoltà di architettura, di primo livello o specialistica, presso università o scuole di architettura di tutta Europa.
A partire dal 22 settembre gli studenti interessati a partecipare all'edizione 2010 sono invitati a registrarsi online sul sito http://www.schindleraward.com/. La data di chiusura delle iscrizioni è fissata per il 30 aprile 2010. I progetti completati devono essere inviati entro il 30 luglio 2010.
L’area - la sfida
I partecipanti all'edizione 2010 avranno il compito di trasformare parte dell'area del "Parco Olimpico di Berlino" in un complesso sportivo e per il tempo libero che sia gradevole, funzionale e pienamente accessibile. Gli studenti dovranno riprogettare il sito, dove si trovano strutture sportive, un teatro all'aperto e parcheggi per le auto, sviluppando una nuova via di accesso da una vicina stazione di transito urbano.
L’area scelta ha un notevole significato storico poiché fa parte di quel parco olimpico che i nazionalsocialisti cercarono di sfruttare come luogo di propaganda durante i giochi del 1936. Al contrario, l'evento fu un trionfo per l'atleta americano Jesse Owens, il quale vinse quattro medaglie d'oro, compresa una negli importantissimi 100 metri maschili.
Un nuovo approccio
L'obiettivo dello Schindler Award è cambiare il modo in cui i giovani architetti si avvicinano al proprio lavoro e spingerli a pensare oltre la forma, la luce e i materiali, concentrandosi sulle esigenze delle persone che abiteranno nelle strutture e negli spazi da loro progettati. Lo scopo è quello di migliorare l'accesso e la mobilità complessiva di tutti i cittadini, a prescindere dall'età, dallo stato sociale o dalle capacità fisiche.
Il concorso stimola, inoltre, le scuole di architettura a inserire il tema dell' "Accessibilità per tutti" nei propri piani di studi, assegnando premi scolastici.
Il programma
Per ulteriori dettagli sul concorso visitare il sito web http://www.schindleraward.com/.
Il calendario del concorso
Di seguito le date principali del concorso:
Settembre 2009
Apertura ufficiale della competizione. Studenti e scuole possono iscriversi effettuando la propria registrazione on line sul sito http://www.schindleraward.com/
30 Aprile 2010
Chiusura delle iscrizioni
30 Luglio 2010
Deadline per la consegna dei progetti
Settembre 2010
La giuria internazionale di esperti valuterà i progetti sottoposti
Novembre 2010
Consegna dei premi durante la cerimonia dello Schindler Award 2010
Lo Schindler Award è promosso dal Gruppo Schindler, azienda leader nel settore della mobilità a livello globale, specializzata in soluzioni di elevazione - ascensori e scale mobili - per qualsiasi tipo di edificio.
Il Gruppo Schindler
Nata più di 130 anni fa, Schindler è oggi un gruppo multinazionale leader nella mobilità urbana e presente in più di 140 Paesi nel mondo. L’azienda si occupa della progettazione, installazione, manutenzione e modernizzazione di ascensori, scale e tappeti mobili per ogni tipologia di edificio. Il Gruppo impiega oltre 45.000 persone a livello mondiale e ha raggiunto nel 2008 un fatturato pari a 9,2 miliardi di Euro. In Italia, l’Azienda conta circa 1.100 dipendenti ed è presente con una rete capillare su tutto il territorio nazionale attraverso 13 filiali e 14 uffici territoriali. Nel 2008 ha consolidato un fatturato di 209 milioni di Euro. Schindler favorisce lo sviluppo urbano sostenibile fornendo soluzioni di mobilità sicure, affidabili ed ecologiche.
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