12 dicembre 2007

nasce (h)ortus


Presentiamo la rivista (h)ortus diretta da Michele Costanzo:


come suggerisce il titolo della rivista e la grafica stessa del suo sito, rinvia in senso metaforico all'immagine di un piccolo campo coltivato in cui dovrebbero poter crescere prodotti maturali autentici e gustosi "come una volta", in definitiva in grado di soddisfare dei buoni palati. Del resto la tradizione della nostra cucina è quella di partire dall'orto, come indica il nostro Pellegrino Artusi, dai suoi intensi odori e dai suoi delicati sapori.

«Ciò che mi sforzo di fare è un buon lavoro», afferma Paul Bocuse, «ascolto mia nonna, guardo quello che fa, sono attento alla migliore qualità e ogni giorno vado al mercato e faccio spesso incursioni nell'orto di un contadino di cui mi fido. Non vado in Australia per cercare nuovi ingredienti. Realizzo il meglio con i migliori fornitori e i migliori prodotti locali. É necessario esercitare molta attenzione in quello che si fa».

A questo proposito, afferma Felix Claus: «Amo confrontare l'architettura con il cibo. Esso è ciò che riguarda la vita di tutti i giorni e non viene mai a noia».

La sensibilità progettuale, come Herman Hertzberger amava segnalare ai propri allievi, è alimentata da un ricco bagaglio di esperienze e di riflessioni, «[...] possiamo preparare un buon piatto solo con gli ingredienti che abbiamo saputo selezionare prima».

É noto che molti architetti, nel passato come nel presente, hanno amato e tuttora amano avvalersi, per descrivere il loro fare progettuale, della metafora della cucina. Per entrambe le discipline, infatti -la gastronomica e l'architettonica- nel corso del loro processo realizzativo, è importante avere a disposizione dei buoni materiali, degli ingredienti di qualità, nonché degli autori (progettisti o chef) competenti, affidabili, in grado di esercitare un'adeguata attenzione nel fare, al fine di esaltare al massimo le loro valenze. Senza attenzione, che è quella ineffabile capacità di estrarre la "qualità" (quella in grado di trasmettere l'emozione) dal materiale che si manipola, non c'è architettura.
Stante questa premessa, l'obiettivo della rivista Hortus sarà quello di cercare di mettere in luce la qualità delle idee, della fantasia creativa, come pure il rigore della riflessione critica sul fare nella realtà presente, attraverso: la ricerca, il dibattito, lo stimolo proveniente da iniziative e manifestazioni culturali, e da quant'altro.

1 dicembre 2007

NEXT_GENE

NEXT-GENE

Nel corso dei prossimi mesi Taiwan sarà il luogo di confronto per diverse culture progettuali, occidentali e orientali, mediterranee e oltreoceaniche. La Northeast Coast National Scenic Area http://www.necoast-nsa.gov.tw/en vedrà nascere un laboratorio a cielo aperto per la realizzazione di scenari abitativi di qualità, in dialogo con il magnifico paesaggio che si apre a 50 minuti da Taipei.

Fra i progettisti invitati nel progetto NEXT-GENE: GRAFT, Yung Ho Chang, IaN+, Kengo Kuma, MVRDV, Kris Yao. Fra gli advisor che hanno collaborato alla definizione del programma: Tadao Ando, Zaha Hadid, Toyo Ito. Il committente è Tai-Nien Lu, presidente della Genuine Development Asset Management http://www.leisure.com.tw/. Il coordinatore del progetto Yu-Tung Liu, fondatore e attuale direttore del Graduate Institute of Architecture http://www.arch.nctu.edu.tw/ della National Chiao Tung University e internazionalmente noto come animatore del celebre FEIDAD award in architecture http://www.feidad.org/.I tempi per la realizzazione sono serrati. I sopralluoghi già avviati, l'apertura dei cantieri fissata a luglio 2008. Le residenze saranno completate entro dicembre 2009.

MOSTRA + CATALOGO >> questo non è uno scolapasta






L'idea di questa mostra dal titolo "Questo non è uno scolapasta" è nata a Trieste nel settembre 2003, e trae spunto dal progetto dello scolapasta disegnato da Mari nel 1997 per Alessi.Un oggetto apparentemente banale come lo scolapasta ci aiuta a esemplificare il metodo progettuale di Enzo Mari, che lui stesso ci racconta nel colloquio con i curatori che chiude il volume. Il catalogo mostra soprattutto parole, quelle dette da Mari nel suo pensare (e interagire con) il mondo, quelle enfatizzate nel percorso espositivo della mostra, quelle scritte da chi ha contribuito a ricostruire la figura umana e professionale di Mari. "Ci piace pensare che il risultato finale non sia necessariamente soltanto una mostra. Crediamo possa essere un valido esempio per dimostrare come lo scetticismo del nostro tempo possa e debba essere infranto dalla passione e dal credo di un progetto comune. Anzi in questo caso dal progetto di un progetto." (Associazioneculturale Terredarte)



"Enzo Mari nasce a Novara nel 1932, figlio di un immigrato pugliese il cui cognome è forse Mare. Abbandona presto gli studi per motivi economici, e comincia giovanissimo a lavorare come ortolano e falegname, e anche come montatore di stand per fiere. Frequenta l'accademia di Brera ma non finisce gli studi, decidendo così di diventare un autodidatta professionista, cioè un intellettuale autoprogettato che costruisce a mano tutto l'universo che lo circonda...Ogni opera e ogni progetto di Mari sono metafore di questo sapere diverso che nasce da una diversa lettura della storia e della morale. Da un paese come l'Italia che usciva distrutto da una guerra politica perduta, il giovane Enzo Mari cercava di dare più solidi fondamenti alle incertezze della politica a partire dai fondamenti certi dell'arte.L'arte è per lui una forma di pensiero e di conoscenza specifica e cerca fin da subito di eliminarvi ogni componente soggettiva e incerta. Così fin da giovanissimo comincia a studiare l'ambiguità della visione umana nel guardare la realtà del mondo, seguendo quella tradizione radicale del pensiero moderno, dove è lo sguardo dell'artista che coglie i nessi profondi che legano la struttura del reale, e insegna quindi agli altri attraverso l'arte a leggere e a capire il mondo."

(Andrea Branzi)
CATALOGO >> Questo non è uno scolapasta Euro. 24.00 Ordina da IBS Italia

Un pomeriggio con Studio Azzurro + DVD


Martedì 27 novembre al Museo della Musica di Bologna
UN POMERIGGIO CON STUDIO AZZURRO

Martedì 27 novembre alle ore 17.00, al Museo della Musica di Bologna, sarà presentato “STUDIO AZZURRO - Videoambienti, ambienti sensibili ed altre esperienze tra arte, cinema, teatro e musica”, il doppio DVD con libro allegato, edito da Feltrinelli, che documenta 60 opere dello studio milanese durante più di vent’anni di attività.

La presentazione del volume è l’occasione per incontrare e discutere con Paolo Rosa, Leonardo Sangiorgi, Fabio Cirifino e Stefano Roveda, componenti dello Studio, considerato a livello internazionale uno dei migliori team di artisti che si esprime con i linguaggi delle nuove tecnologie, e con Bruno di Marino, curatore dell’edizione.

Studio Azzurro è un gruppo di ricerca che da più di vent'anni lavora con i mezzi messi a disposizione dall'avanzamento della tecnologia.
Le opere realizzate sono per lo più videomabienti, ambienti sensibili ed interattivi, performance e film. Grande attenzione è stata rivolta dallo Studio a progetti museali ed espositivi, soprattutto grazie all'impiego di sistemi immersivi che coinvolgono il pubblico e danno avvio ad un dialogo costante tra virtuale e reale.

L’incontro è promosso dall’Ufficio Nuove Istituzioni Museali del Settore Cultura e Rapporti con l’Università del Comune di Bologna, Cineca, Librerie Feltrinelli, Vesuviana/Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna e NoemaLab, nell’ambito di un programma di diffusione dei migliori esempi di applicazione delle nuove tecnologie all’arte ed ai beni culturali, con l’obiettivo di porre Bologna al centro di questo attuale dibattito culturale.

L’evento sarà trasmesso, a cura di Cineca, in streaming video

2 DVD +LIBRO Studio Azzurro. Videoambienti, ambienti sensibili,, Euro. 16.42 Ordina da IBS Italia


scarica il folder dell'evento >> folder.pdf

QUALITA' ITALIA - Progetti per la qualità dell'architettura



AL VIA I PRIMI CONCORSI DI ARCHITETTURA
Conto alla rovescia per i primi sei concorsi di architettura del Programma Qualità Italia



Sei concorsi di progettazione entro il 2007, sei progetti per la cultura e gli spazi urbani nelle città e nei centri minori del Sud Italia. Entro il prossimo 20 dicembre saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i bandi di concorso per la realizzazione di sei interventi pubblici di riqualificazione urbana in Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

E’ la fase di attuazione concreta del programma Qualità Italia - avviato nell’aprile scorso dalla DARC, Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal DPS, Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico e rivolto alle Amministrazioni pubbliche - per la promozione dei concorsi di architettura e la realizzazione di opere di qualità nelle regioni del Sud Italia.

Le sei Amministrazioni selezionate lo scorso luglio - il Comune di Rionero in Vulture (PZ), il Comune di Olivadi (CZ), la Provincia di Campobasso, il Comune di Mola di Bari (BA), la Provincia di Cagliari e il Comune di Siracusa – bandiranno entro il 20 dicembre 2007 i sei concorsi, con l’impegno di concludere le procedure concorsuali entro luglio 2008, affidando ai vincitori l’incarico per le fasi successive di progettazione. Questi gli interventi oggetto dei concorsi:

Rionero in Vulture: sistemazione e riqualificazione di un sistema di piazze nel centro storico

Olivadi: ricostruzione di un edificio demolito nel tessuto del centro storico per la realizzazione di un Centro culturale con biblioteca e mediateca

Campobasso: ampliamento della Biblioteca provinciale “P. Albino”, per l’adeguamento alle crescenti esigenze di accoglienza del pubblico

Mola di Bari: Centro di produzione per il cinema digitale, da realizzare nell’area costiera in prossimità dell’ex mattatoio comunale

Cagliari: nuova sede Liceo artistico e scientifico di Quartu Sant’Elena, nell’ambito di un sistema complesso a modello “campus”

Siracusa: Nuovo Waterfront del Porto Piccolo - Lotto Sud, per la riqualificazione generale dell’area, con la realizzazione di connessioni pedonali e la valorizzazione delle preesistenze storiche.

Tutte le informazioni sui sei concorsi sono disponibili nel sito >www.sensicontemporanei.it/qi, nel quale saranno pubblicati i bandi e tutti gli allegati descrittivi e tecnici.

La seconda edizione di Qualità Italia si svolgerà nel corso del 2008, con una nuova selezione di Amministrazioni pubbliche delle regioni che hanno sottoscritto l’Accordo di Programma Quadro multiregionale Sensi Contemporanei: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili nel sito www.sensicontemporanei.it/qi

ANTIARCHITETTURA E DEMOLIZIONE

questo testo ci incurioscisce troppo! aspettiamo di approfondire con al lettua....

ANTIARCHITETTURA E DEMOLIZIONE
LA FINE DELL’ARCHITETTURA MODERNISTA


di Nikos A. Salingaros
Collana: Arte, scienza, tecnica
Pagine: 228
Formato: 17x24 cm
Prezzo: 22 €
ISBN: 978-88-89264-87-4

La lettura di questo libro dovrebbe essere
obbligatoria in ogni istituzione che
insegni architettura, pianificazione e tutti
gli aspetti dell’ambiente costruito.
Dovrebbe anche essere letto da chiunque
pretenda di fare l’architetto.
Il Decostruttivismo è solo una nuova fase
nella formazione del mondo disumano
sognato dai modernisti. Quel mondo di
città invivibili (rumore incessante,
intrattenimento violento, distruzione di
matrici naturali) con una popolazione
incivile, pericolosa, egoista, e tutti gli altri
orrori conseguenti, sta diventando
rapidamente un incubo, nel quale anche
gli edifici sono distorti, deformati e minacciosi
Nikos A. Salingaros è una delle voci più forti di un gruppo di architetti e urbanisti che
sta delineando “la nuova architettura”, un’architettura adatta agli esseri umani. Con le sue
conoscenze e autorità scientifica forma un legame essenziale fra gli architetti tradizionali
e quelli che applicano le leggi scientifiche all’architettura. Il Prof. Salingaros insegna
matematica all’Università di Sant’Antonio, Texas; professore visitante alla facoltà di
architettura dell’Università di Roma III; professore incaricato di Urbanistica
all’Università di Delft, Olanda e al Politecnico di Monterrey, Queretaro, Mexico.


LIBRERIA EDITRICE FIORENTINA
Via Giambologna, 5 - 50132 Firenze
Tel. +39 055 214117 Fax +39 055 3905997
ufficiostampa@lef.firenze.it
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29 novembre 2007

Gonçalo Byrne a Vicenza



Gonçalo Byrnearchitetture
Chiesa di S. Silvestro - Vicenza 11 dicembre / 9 marzo 2008

mostra a cura di Abacoarchitettura
con il patrocinio di:Diocesi di VicenzaComune di VicenzaProvincia di VicenzaRegione del VenetoOrdine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di VicenzaAssociazione Artigiani dellaProvincia di VicenzaAssociazione Industriali di VicenzaSezione Costruttori EdiliCamera di CommercioIndustria, Artigianato e Agricoltura di VicenzaUniversità della Svizzera ItalianaAccademia di Architettura – MendrisioIstituto Universitario di Architettura - Venezia



Riprendono a Vicenza le rassegne sui protagonisti dell'architettura contemporanea.In attesa del completamento dei lavori di restauro della Basilica Palladiana, l’associazione culturale Abacoarchitettura prosegue il ciclo di mostre dedicate alle figure più innovative e interessanti del panorama internazionale. Nello spazio della chiesa romanica sconsacrata di San Silvestro, si svolgerà, dall’11 dicembre 2007 al 9 marzo 2008, la mostra dedicata alle opere recenti di Gonçalo Byrne. Il noto architetto di Lisbona, autore di importanti progetti e realizzazioni in Portogallo, Italia e numerosi altri paesi europei, ha disegnato un originale allestimento per l’esposizione dei modelli, immagini e video relativi a 12 opere, maggiormente rappresentative del suo percorso culturale e professionale degli ultimi 10 anni. La chiesa di San Silvestro, spazio “minimalista” privo di apparati decorativi e caratterizzato dal caldo colore ocra delle strutture in cotto, viene così “invasa” da una piattaforma percorribile dal pubblico dalla quale, a intervalli regolari, emergono volumi geometrici che supportano gli oggetti in mostra, come “landmark” di un paesaggio artificiale in scala ridotta.Le nere sagome dei parallelepipedi, immerse nella penombra, evocano un panorama notturno in cui risaltano, illuminati da un calibrato sistema di LED, i grandi modelli in scala delle architetture di Byrne. Il tema del “mostrare” diventa, ancora una volta, lo spunto per l’invenzione di un’architettura, che coinvolge il visitatore in un racconto spaziale ed emozionale nel tentativo di comunicare più compiutamente la poetica dell’autore.

chiesa di San Silvestro contrà San Silvestro Vicenza
dall'11 dicembre 2007al 9 marzo 2008 orario 10,00/18,00 chiuso lunedi
biglietti: intero 5,00€ ridotto 4,00€gruppi 3,00€
Catalogo Electa con il fondamentale contributo diEstel TrendsponsorArcLineaTurnlightsi ringrazianoCogetrevDainese Laboratorio MorselettoMaltauroCentro Sviluppo ArtigianatoZanotto EliaOmnia Legno

17 novembre 2007

Convegno Sostebibilità e qualità della forma



E’ ormai acquisita universalmente la consapevolezza della critica condizione di salute del nostro pianeta. Questo obbliga ad una revisione profonda delle modalità di costruzione dell’ambiente di vita, quindi delle città, degli edifici e degli spazi aperti che la costituiscono. La sostenibilità del costruire non può più essere considerata un lusso per pochi o qualcosa di difficilmente perseguibile ma, al contrario, pratica consueta, prassi da innescare in tutte le condizioni possibili.
Tale principio deve costituire la base di un patto tra le forze culturali, economiche e politico-sociali.
Il presupposto della sostenibilità da solo non è però sufficiente ad esaurire le responsabilità di coloro che disegnano e pianificano lo spazio. La sostenibilità non è un travestimento per coprire il vuoto di idee e la bruttezza delle città, dei luoghi abitati dai singoli e dalle comunità. La qualità dell’architettura è cosa ancor più delicata della salute del corpo edilizio e delle tecnologie messe in atto: cultura, storia ed identità sono i principali ingredienti che devono produrre la qualità delle cose costruite, facendo giustizia dell’idea che sostenibile porti inevitabilmente a ripiegamenti nostalgici.

Sostenibilità e qualità della forma: due facce della stessa medaglia, comunque diverse.

MOSTRA LE CORBUSIE dipinti e disegni


A Palazzo Monferrato, un inedito percorso sul lavoro pittorico di uno tra i maggiori architetti del XX secolo, con opere provenienti dalla Fondazione Le Corbusier di Parigi e dalle maggiori collezioni private internazionali.



Dal 1° dicembre 2007 al 30 marzo 2008, a Palazzo Monferrato di Alessandria, si terrà la mostra LE CORBUSIER. Dipinti e disegni, in grado di ripercorrere in modo approfondito la carriera artistica di uno dei maggiori architetti del XX secolo.

Promossa dalla Società Palazzo del Monferrato e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, l’esposizione, curata da Achille Bonito Oliva, Erich Mouchet e Vincenzo Sanfo, intende porre l'accento sulla carriera pittorica del grande architetto svizzero e in particolare sulla parte più intima della sua ricerca.

L’iniziativa alessandrina propone un percorso inedito sul lavoro pittorico di Le Corbusier riunendo opere realizzate dagli anni Venti sino alla morte, coprendo tutto il suo lungo percorso creativo, attraverso autentici capolavori quali Nature Morte Puriste Verticale del 1922, o Femme dans l'embrassure d'une porte del 1933 che ritrae la moglie Yvonne in occasione di un vacanza a Vezelay, o ancora Mains, buste e coquillage del 1954, che fa parte dei celebri collage, cui Le Corbusier dedicherà buona parte del suo impegno figurativo. Oltre ai dipinti - tra cui alcuni oli su tela di grandi dimensioni - e ai disegni, la mostra presenterà alcune sculture e un grande arazzo finora mai esposto.

Il percorso espositivo è reso possibile grazie agli eccezionali prestiti concessi dalla Fondazione Le Corbusier e da prestigiose collezioni private, in larga parte inediti in Italia. La mostra rappresenterà pertanto un'occasione unica ed irripetibile per gli studiosi di Le Corbusier e del XX secolo.

Le Corbusier, al secolo Charles-Edouard Jeanneret (1887-1965), è stato uno dei più grandi architetti del secolo scorso con una grande passione per la pittura e per l'arte figurativa. Iniziò la sua carriera proprio come pittore e, insieme ad Amedée Ozenfant, fondò il movimento “purista” che, derivato da una forma del tutto particolare di cubismo, poneva l'accento sulla purezza delle forme e sulla loro incidenza formale.
Il suo primo successo pubblico, a soli 15 anni, fu in realtà un premio per un orologio da taschino presentato all’Esposizione di Arti decorative di Torino del 1902. L’Italia è stata peraltro molto importante nella sua formazione, a partire dal soggiorno di oltre due mesi che fece nel 1907 tra Milano, la Toscana e il Veneto, all’età di 20 anni.
Successivamente, abbandonata la pittura, si votò all'architettura divenendo uno dei massimi protagonisti del rinnovamento architettonico che ha segnato il XX secolo.
Tuttavia, anche se in forma più intima e spesso riservata più agli amici ed estimatori che al grande pubblico, continuò a coltivare la sua passione per la pittura riempiendo centinaia di fogli di schizzi e dipinti che vanno via via a definire uno stile del tutto personale e riconoscibile.
Nascono così le forme sinuose delle bagnanti, le nature morte, le osservazioni della flora e della fauna e in particolare il ciclo dedicato ai Tori che occupa una parte rilevante della sua opera.
La sua vocazione pittorica, oltre ad aver generato alcuni straordinari carnet di viaggio, ha rappresentato anche una valvola di sfogo e spesso un motivo di ispirazione per i suoi progetti architettonici. L'uso libero e gioioso del colore, così come la libertà delle forme, diverrà una caratteristica costante della sua pittura e lo porterà, anche in questo campo, ad essere uno dei protagonisti dell'arte figurativa del suo tempo, al pari dei suoi celebrati compagni di strada come Picasso, Miró e Léger.

L’organizzazione e la promozione dell’evento espositivo è affidata a Civita con la collaborazione del Centro Italiano per le Arti e la Cultura.
Accompagna l’iniziativa un catalogo Electa.

VISITA IL SITO UFFICIALE >>>

14 novembre 2007

Philippe Samyn: costruzione e sostenibilità



Philippe Samyn: costruzione e sostenibilitàmostra di architettura
alla Casa dell'architettura piazza Manfredo Fanti 47
Inaugurazione 11.12.2007 alle ore 17.00Esposizione 12.12.2007 - 11.01.2008

L'esposizione "Philippe Samyn: Costruzione e Sostenibilità" vuole ripercorrere i temi principali dell'opera dell'arch. Philippe Samyn e del suo studio. Vuole immergere il visitatore nella sua "maniera di fare architettura", dall'ispirazione all'idea, dalla concezione alla realizzazione.
In primis, il principio della sostenibilità: "Si tratta, dunque, di rinnovare soprattutto l‘arte di costruire che in tutti i tempi ha implicato la limitazione dei consumi energetici, un'evoluzione del pensiero senza romanticismo e attaccamento al passato formale o ideologico, utilizzando le straordinarie acquisizioni scientifiche e tecnologiche degli ultimi cinquant'anni.
Si tratta egualmente di rinnovare con l'invenzione e, per questo, di ristrutturare l'insegnamento dell'architettura ridandogli delle basi teoriche perdute.
E' dapprima lo studio della morfologia generale della costruzione e della sua localizzazione nell'ambiente limitrofo; é in seguito lo studio concettuale dell'involucro e dello spazio mirato a ridurre il consumo energetico; e ancora la riflessione sull'energia spesa per erigere, trasformare o demolire le costruzioni".
In seguito i principi della costruzione amabile: "evocare la durabilità di una costruzione, è immediatamente evocare la sua amabilità; intendo con questo, la capacità che un'architettura possiede di essere amata e di continuare nel tempo a colmare il ruolo che inizialmente gli era attribuito o un ruolo nuovo, senza richiedere la sua alterazione in maniere significativa. L'amore che una società data prova in un dato luogo dovrebbe dunque essere confermata nel tempo. Si tratta, inizialmente, con la luce naturale come materia prima, di organizzare gli spazi in armonia gli uni con gli altri. Questa armonia si estende sino ai limiti del luogo sul quale l'architetto presa.

Viene, in seguito, l'integrazione di questo insieme nello spazio circostante, con il quale deve e può mettersi in accordo, a condizione che quest'ultimo partecipi alla stessa logica filosofica.”
Philippe SAMYN : "Construire de manière durable" note interne de 10 pages hors figures. 2001.11.24
Sito web ufficiale http://www.samynandpartners.be/

10 novembre 2007

Mostra Studio Valle



Studio Valle (1957-2007)
Cinquanta anni di architettura

05 Dicembre 2007 -23 Gennaio 2008
San Michele EX CARCERE MINORILE
Via San Michele 25, Roma

Promossa da:
Mi.BAC_ Ministero per i Beni e le Attività Culturali
DARC_ Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Roma
Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Roma e Provincia
Studio Valle

Studio Valle (1957-2007)
Cinquanta anni di architettura

La mostra ripercorre l’intera vicenda progettuale dello studio fondato dal padre Cesare nel 1927, consolidato da Tommaso Valle (1957) e Gilberto Valle (1960); lo studio dispiega ancora oggi un’organizzazione professionale che mette insieme la tradizione familiare e le esigenze di una professione praticata ad alto livello internazionale. “I fratelli Valle organizzano a partire dagli anni Settanta lo studio come una macchina, afferma il critico di architettura Luca Molinari, che risponde alla crescente complessità della gestione della macchina progettuale, esecutiva e burocratica dell’opera architettonica; intuiscono che uno studio d’architettura dovrà sempre di più offrire servizi integrati oltre che progetti d’autore, dovrà offrire efficienza gestionale e certezze nella gestione dei tempi e delle risorse investite. E non è un caso che oltre alle grandi commesse romane frutto di un mix di ottimo, rassicurante professionismo agnostico, lo studio Valle sia uno dei pochi studi italiani a vincere grandi concorsi e incarichi internazionali pubblici dagli anni Sessanta, con la duplice del progetto per Auschwitz Birkenau e per l’Expo di Osaka, fino ai recentissimi progetti per Bruxelles e Montecarlo”.
Infatti la demonizzazione del professionismo-continua Molinari- portata avanti dalla maggior parte della critica militante modernista e da una fetta significativa dell’accademia italiana, ha determinato l’abbattimento progressivo della qualità della realizzazione e del cantiere. Il conseguente disinteresse per il “buon costruire” insieme a una scarsa, generalizzata assenza di sperimentazione tecnologica applicata all’edilizia, determina una distanza culturale e progressiva tra l’architetto e la realtà costruita diffusa, una distanza che ha lasciato il campo alle altre figure professionali come geometri e periti edili, diventati i veri intermediari tra la società e il territorio.
E paradossalmente lo studio Valle ha pagato un’intuizione sul futuro della nostra professione, non certo in termini di successo imprenditoriale, ma semmai dal punto di vista culturale e della comprensione della metamorfosi in corso.
Franco Purini, in controtendenza rispetto al resto del mondo accademico, afferma che “nel lavoro di Tommaso Valle la tecnologia viene depurata dai contenuti più superficiali e dimostrativi e ricondotta a una misura architettonica, a un’armonia proporzionale, a una efficace semplicità degli apparati costruttivi”.

La mostra sarà ospitata al primo piano dell’ex-carcere minorile nel complesso del San Michele, a Roma, già sede di altre importanti mostre di architettura contemporanea. Il grande spazio centrale del primo piano ospiterà una sequenza che tenderà a restituire l’intero sviluppo della vicenda progettuale dello studio. L’allestimento si baserà su tre elementi: un sistema articolato di video, che raccoglierà immagini e interviste in grado di documentare le attività, gli incontri salienti (da Giuseppe Vaccaro a Richard Neutra, da Franco Purini a Ove Arup e Buro Happold), le inclinazioni grafiche ed artistiche, gli eventi che hanno segnato la vita dei Valle; una lunga sequenza di piani che costruiranno un percorso dentro allo spazio del San Michele e che ospiteranno prevalentemente modelli e plastici (circa 70), disegni, particolari architettonici e tecnologici dei progetti; infine al’interno delle cellette troveranno posto gli approfondimenti tematici e i disegni più importanti.

Spazi speciali, nella mostra, saranno dedicati: al progetto della Nuova Fiera di Roma, entrata solo da poco più di un anno nella vita della città, al progetto della sede della regione Puglia e a quello della nuova sede del Consiglio Europeo a Bruxelles – con Philippe Samyn and Partners e Buro Happold Ltd. - di prossima realizzazione.

“Con questo primo appuntamento dedicato all’attività dello Studio Valle, la DARC intende avviare una serie di iniziative espositive e di ricerca sui grandi studi di architettura italiani-afferma il direttore generale Pio Baldi- e in particolare romani che hanno rivestito un ruolo determinante nella definizione architettonica della città.
L’esposizione e la monografia sullo studio Valle sono per la DARC un’importante occasione di proporre all’attenzione del pubblico un team di progettazione che, grazie a un modus operandi duttile e dinamico, si è da sempre efficacemente misurato con la dimensione urbana contemporanea.”

In occasione della mostra sarà pubblicato un libro/catalogo, edito da Skira e curato da Luca Molinari, che raccoglie e documenta queste esperienze insieme all’intero svolgersi dell’attività dello studio, a partire da una specifica sezione storiografica dedicata a Cesare Valle fino agli edifici più recenti e quelli in cantiere.

Premio Internazionale Architettura Sostenibile



La Facoltà di Architettura dell'Università di Ferrara, in collaborazione con l'azienda Fassa Bortolo intende promuovere con la presente la partecipazione alla 5° Edizione del Premio Internazionale Architettura Sostenibile.

L'iniziativa intende premiare e divulgare ad un ampio pubblico le architetture capaci di rapportarsi in maniera equilibrata con l'ambiente, pensate per le necessità dell'uomo ed in grado di soddisfare i bisogni delle nostre generazioni senza limitare, con il consumo indiscriminato di risorse e l'inquinamento prodotto, quelli delle generazioni future.
Il Premio è suddiviso in due sezioni:

- opere realizzate da professionisti
- progetti elaborati come tesi di laurea

Nell'edizione di quest'anno il Presidente della Giuria Internazionale sarà l'illustre Prof. Arch. Thomas Herzog
Il termine per l'iscrizione alla quinta edizione è fissato al 31 Dicembre 2007
Tutte le informazioni utili sono consultabili sul sito ufficiale del Premio http://www.premioarchitettura.it/
Per ulteriori dettagli si prega di scrivere all'indirizzo e-mail premioarchitetturasostenibile@xfaf.it

Premio%20Internazionale%20Architettura%20Sostenibile.pdf

2 novembre 2007

Presentazione testi al MAXXI su Eric Owen Moss


Mercoledì 7 novembre 2007 alle ore 18, presso il MAXXI
Museo nazionale delle arti del XXI secolo,
avrà luogo la presentazione di due volumi sull'opera dell'architetto californiano Eric Owen Moss: "L ' incertezza del fare" di Paola Giaconia (Skira, Milano 2006) e "Paradigmi provvisori" di Emilia Giorgi (Marsilio, Venezia 2007). Introdurranno Margherita Guccione, direttore del MAXXI Architettura, e Livio Sacchi, Presidente dell'IN/ARCH Lazio; interverranno Pippo Ciorra (Facoltà di architettura di Ascoli Piceno), Luca Galofaro (studio IaN+), Antonino Terranova (Facoltà di architettura "Ludovico Quaroni" di Roma). Saranno presenti le autrici.
L'iniziativa è realizzata dalla DARC e il MAXXI con l' IN/ARCH Lazio .

MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 2f, 00196 Roma
tel. 06.32.10.181 - fax 06.32.10.18.29
visita il sito del MAXXI

SCHEDE DEI VOLUMI

Paola Giaconia
Eric Owen Moss. L'incertezza del fare
Editore: Skira. Anno: 2006. Pagine: 240.

Considerato uno degli architetti di punta dell'architettura di ricerca nordamericana, Eric Owen Moss rappresenta una figura di grande interesse all'interno del panorama internazionale contemporaneo. La temerarietà delle sue ipotesi progettuali, il modo in cui esse accolgono il manifestarsi dell'imprevisto e lasciano spazio, senza ostacolarli, a nuovi possibili ordini temporanei, la volontà profonda di mettersi sempre alla prova e la continua ricerca di contaminazioni portano Moss a mettere in pratica quella che egli stesso definisce provocatoriamente la teoria dell'architettura di Penelope: come la fedele moglie di Odisseo, la quale disfaceva, durante la notte, il telo che aveva tessuto durante il giorno, così l'architetto, quando progetta, fa e disfa allo stesso tempo. È impossibile, ripercorrendo cronologicamente la sua opera, rintracciarvi una logica evolutiva. Anche all'interno della cosiddetta L.A. School, Moss è un personaggio singolare e atipico. Dopo aver costruito a Los Angeles la parte pi significativa della propria crescita professionale e biografica, l'attività di Moss acquisisce una dimensione internazionale con la partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia del 1996, e nel 2002 con la presenza all'esposizione veneziana all'interno del padiglione russo con il progetto per il Teatro Mariinsky a San Pietroburgo. All'interno di questa intensa ed energica attività progettuale, che vede la sfera internazionale come interlocutore privilegiato, va inquadrato anche l'incarico di direttore di SCI-Arc, effervescente scuola di architettura alla cui crescita Eric Moss ha contribuito sin dai primi anni e che ora, nel suo nuovo ruolo, sta traghettando verso nuove interessanti possibilità.
Paola Giaconia, architetto, si è laureata in Architettura presso il Politecnico di Milano. Ha proseguito gli studi come borsista Fulbright presso il SCI-Arc di Los Angeles, dove ha studiato con Eric Owen Moss. A Los Angeles ha collaborato con lo studio Morphosis (Thom Mayne). È autrice del libro Los Angeles. Città unica (2001), co-curatrice con Marco Brizzi di INTIMACY e SCRIPT, cataloghi delle ultime edizioni del festival BEYOND MEDIA di Firenze, e curatrice della mostra SPOT ON SCHOOLS . È visiting professor presso la California State University, la Kent State University e la Syracuse University a Firenze.

Eric Owen Moss. L'incertezza del fare, Paola Giaconia, Euro. 20,80

Ordina da IBS Italia



Emilia Giorgi
Eric Owen Moss. Paradigmi provvisori
Editore: Marsilio. Anno: 2007. Pagine:96.

Eric Owen Moss (Los Angeles, 1943) è noto a livello internazionale per l'intervento di riqualificazione urbana operato a Culver City, distretto di Los Angeles, dove trasforma una zona industriale inattiva in un centro vitale e pulsante della città.
La strategia messa in atto dall'architetto rifiuta un master plan di riferimento per adattarsi ai caratteri mutevoli delle attuali megalopoli attraverso un processo sperimentale e una narrazione densa di riferimenti estetici e culturali.
Le opere di Moss presentate in questo volume delineano un paesaggio difforme, in continua evoluzione, in grado di rivendicare il coraggio di figure plastiche e libere nello spazio, assolvendo al contempo le complesse economie programmatiche e funzionali della architettura vera.
Nel 2007 a Moss è stato assegnato l'Arnold W. Brunner Memorial Prize in Architecture dalla American Academy of Arts and Letters, per aver dato un contributo significativo all'architettura come arte.
Emilia Giorgi (Roma, 1977), storico dell'arte, ha partecipato all'organizzazione di mostre e eventi per gallerie e istituzioni museali. Attualmente collabora con il Museo MAXXI Architettura di Roma. Ha pubblicato testi su cataloghi di esposizioni e collabora con diverse testate nazionali tra cui "Il Manifesto", "Il Giornale dell'Architettura", "L'Arca".

Eric Owen Moss. Paradigmi provvisori, Emilia Giorgi, Euro. 9,90

Ordina da IBS Italia


1 novembre 2007

mostra annisettanta


dal 27 ottobre al 30 marzo
in mostra alla Triennale di Milano

annisettanta il decennio lungo del secolo breve

Ideazione e regia di Gianni Canova
Messa in scena di Mario BelliniSabato 27 ottobre 2007, in concomitanza con la notte bianca organizzata dal comune di Milano e dedicata agli anni '70,
la mostra resterà aperta fino alle ore 2.00
annisettantail decennio lungo del secolo breve
27 ottobre 2007 – 30 marzo 2008
Triennale Viale Alemagna, 6orario: 10.30 – 20.30, lunedì chiusoingresso: euro 8,00 / 6,00 / 5,00

Catalogo Skira annisettanta il decennio lungo del secolo breve

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura...(Fabrizio De André)Grigio. Grigiopiombo, grigiofumo, grigioaustero.E rosso. Rossosangue, rossofuoco, rossobandiera.A volte, sembra quasi che la coperta stretta della memoria abbia avvolto gli anni settanta in una penombra spessa e scura, lasciando galleggiare nel ricordo soltanto due tonalità cromatiche.Gli anni di piombo, gli anni del sangue, e nient’altro.Questa mostra cerca, prima di tutto, di riesumare proprio questo altro.Il suo nulla, il suo tutto. I mondi, i sogni, i fantasmi che esso contiene. Senza voglie di vintage, senza effetti-nostalgia, ma anche senza furori liquidatori. Perché gli anni settanta non sono finiti, non sono passati. Sono ancora qui. Con i loro conflitti, le loro speranze, le loro categorie di interpretazione del mondo. Dal buco più nero del secolo scorso, ancora ci riguardano.Questa Mostra vuol essere un invito a ricambiare lo sguardo, e a ripercorrere quel periodo senza tragitti prefissati, senza itinerari prestabiliti. Seguendo piuttosto un flusso libero di associazioni che sappia scivolare con leggerezza da un punto all’altro, e che sia disponibile a lasciarsi sorprendere, e ad accettare il confronto con il rimosso e l’inatteso. Nella consapevolezza che dentro il decennio lungo del secolo breve ci sono scontri conflitti lacerazioni spettri crolli slanci sogni e snodi che hanno cambiato il mondo. La Mostra annisettanta ha come ambizione non solo quella di raccontare la storia di questo cambiamento, ma anche di consentire al visitatore di fare esperienza di quegli anni. O di rifarla. Con la memoria, con la ragione e con l’emozione. Ritrovando i nostri cuori che pulsano sotto la coperta scura della Storia.Gianni Canova(Università IULM, Milano) [da triennalenews]

Concorso Fuori dalTunnel


L'autostrada A32 Torino-Bardonecchia rappresenta un importante asse viario di collegamento con la Francia e al contempo consente di raggiungere le splendide località sciistiche presenti in Valle di Susa.
Nell'ambito di un ampio e interessante progetto dedicato all'ambiente, alla formazione e alla ricerca, Sitaf S.p.A. (Società concessionaria dell'autostrada A32 Torino-Bardonecchia) indice il concorso di idee "Fuori dal Tunnel".
http://www.fuoridaltunnel.it/

Master Architettura del Paesaggio
Presentazione con Jordi Bellmunt e Antonio Angelillo

Venerdì 9 novembre 2007 /17.30
Scuola Politecnica di Design, via Ventura 15, Milano



ACMA organizza a Milano la prima edizione del Master in Architettura del Paesaggio realizzato a partire dal 1983 a Barcellona dalla Università Politécnica di Catalunya, tra i più riconosciuti e autorevoli programmi formativi europei del settore. Il titolo è riconosciuto dalla EFLA. Il direttore è Jordi Bellmunt (UPC Barcellona), mentre i condirettori sono Antonio Angelillo (ACMA Milano) e João Nunes (PROAP Lisbona). Il corpo docenti è strettamente selezionato tra i protagonisti delle esperienze internazionali più significative. La finalità del Master consiste nel raggiungere la formazione standard europea per gli architetti del paesaggio secondo i parametri formativi indicati dalla EFLA al fine di om ologare e certificare le attività professionali del settore nell'ambito UE. Il programma dettagliato e il calendario sarà presentato in occasione del workshop di progettazione "Architettura del Paesaggio. Parchi urbani e linee d'acqua" con l'architetto Manuel Ruisánchez, organizzata da ACMA dal 8 al 11 novembre 2007 a Milano.
Progetti di architettura del paesaggio
Conferenza di Manuel Ruisánchez

Venerdì 9 novembre 2007 /19.00
Scuola Politecnica di Design, via Ventura 15, Milano


La conferenza del noto architetto e paesaggista spagnolo si svolge all'interno del workshop di progettazione "Architettura del Paesaggio. Parchi urbani e linee d'acqua" Il workshop intende indagare le potenzialità di riqualificazione del paesaggio di Milano Est a partire dal disinquinamento del fiume Lambro e dal recupero dell'intero sistema idrico del territorio rurale compreso tra i bordi della città e i comuni di Sesto San Giovanni e Segrate. Risultati e proposte per la zona di Milano Est, dal corso del Lambro al Parco Agricolo sud, saranno discussi anche con i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche nel dibattito conclusivo che si terrà Domenica 11 novembre 2007 / 14.30 - 17.00 presso le strutture CAMPLUS Rubattino, via Caduti di Marcinelle 2, Milano. Gli eventi sono aperti al pubblico; è gradita la prenotazione in sala.


ACMA Centro di Architettura
via Antonio Grossich 16, 20131 Milano
Tel. +39 02.70639293 Fax.+39 02. 70639761
acma@acmaweb.com http://www.acmaweb.com/

22 ottobre 2007

“UNCHARTED TERRITORIES – PAOLO RIANI – PER TERRITORI SCONOSCIUTI”

APPRODA A TOKYO
“UNCHARTED TERRITORIES – PAOLO RIANI – PER TERRITORI SCONOSCIUTI”:
una mostra, un libro ed un convegno per l’architetto-esploratore


Il 30 e 31 ottobre 2007 l’architetto Paolo Riani sarà protagonista a Tokyo di un’importante convention organizzata dall’Ambasciata d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura, l’Università di Chieti-Pescara, in collaborazione con l’lCFA, Fondazione per la cultura italiana onlus, e con il patrocinio del JIA, Japan Insitute of Architects e dell’Università di Pisa.

Nella prima giornata del convegno, dal titolo Progettare nuovi paesaggi, tre facoltà italiane di architettura e altrettante giapponesi si incontreranno per mettere a confronto diverse esperienze di progettazione per nuovi insediamenti sostenibili. Il laboratorio, che si terrà presso l’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo, diretto da Umberto Donati, vedrà l’esposizione dei progetti delle università coinvolte e coinciderà con un seminario di presentazione e confronto.
Un importante contributo sarà quello di Riani, la cui carriera ha avuto inizio proprio a Tokyo alla fine degli anni sessanta, per poi proseguire a Firenze e New York.

La seconda giornata sarà interamente dedicata alla figura di Paolo Riani, con la presentazione del suo libro e la proiezione della sua mostra digitale, entrambi intitolati “uncharted territories – Paolo Riani – per territori sconosciuti”. Vengono qui ripercorse l’intera vicenda biografica e l’avventura professionale di questo protagonista dell’architettura del XX secolo, lasciando emergere il profilo singolare di un esploratore di territori sconosciuti, attraverso numerosi progetti e disegni, appunti e testimonianze di viaggio.
La mostra itinerante, inaugurata a Firenze nel 2005 con la presentazione di Antonio Paolucci, è stata esposta a Peccioli, Montecatini Terme, Massa, Cagliari, e nel 2006 a New York al Center for Architecture con il patrocinio dell’AIA (American Institute of Architects) e la presentazione di Massimo Vinelli; approda ora in un territorio particolarmente caro a Riani, che è stato allievo di Kenzo Tange e che in Giappone ha sviluppato parte del suo pensiero e del suo modo di fare architettura.

Il libro, edito dall’ICFA - Fondazione per la cultura italiana onlus, raccoglie scritti e fotografie, articolati in progetti, ossia il laboratorio dell’architetto con schizzi, disegni, plastici quali segni materiali di un pensare e un agire sul piano etico prima che estetico; visioni di geografie umane, spazi urbani, frammenti di vita, suggeriti da note e immagini; incontri con maestri e protagonisti della vicenda architettonica del secondo Novecento, umanamente colti nel loro agire professionale e, talora, privato. Raccoglie inoltre testimonianze di Francesco Gurrieri, Melissa Harris, Ron Herron, Fosco Maraini, Antonio Paolucci, Mildred Schmertz, Edward Suzuki. Il volume è curato da Rita Scrimieri e il progetto grafico è di Andrea Lancellotti, pagg. 208, € 98.

Riani presenterà poi i risultati del suo Laboratorio Didattico alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa ed i suoi più recenti progetti, tra i quali quello di San Verano SPA nel territorio del comune di Peccioli (Pisa), che integra l’insediamento urbano con la campagna limitrofa.
Gli effetti positivi di questo intervento, saranno poi illustrati da Renzo Macelloni, Presidente della società Fondi Rustici.
Hanno contribuito all’evento La Quadrifoglio Scavi S.p.a., OCML S.p.a., Fondi Rustici Peccioli.

17 ottobre 2007

CINEMARCH a Genova

Dopo l’edizione 2006, per il secondo anno consecutivo l’associazione culturale PDA, Pensieri di Architettura, e l’associazione AltrArchitettura presentano Cinemarch, in collaborazione con il Corso di Architettura degli Interni tenuto dall’arch. Pietro Millefiore e con l’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Genova.

Il progetto nasce dalla volontà di proporre un momento d’incontro e di dibattito sui temi specifici dell’architettura e sull’uso di altri linguaggi a questi connessi , quali il cinema e le arti visive, fondamentali per un lettura e una comprensione della società contemporanea.

L’argomento di questa seconda edizione ruota intorno alle diverse ipotesi di società e di città collocate temporalmente in un futuro prossimo, il "futuro imperfetto" descritto attraverso il cinema nella seconda metà del secolo appena trascorso.

Le proiezioni dei film verranno introdotte da relatori provenienti da "saperi" e ambiti culturali diversi con specifici riferimenti ai temi presentati.
Proiezioni di filmati e di immagini faranno da supporto agli interventi.

Lo scopo del seminario è quello di estendere l’attività didattica e culturale dell’Università al di fuori dell’orario delle lezioni; in particolar modo nella sede della facoltà di Architettura collocata strategicamente in un contesto urbano in continua trasformazione e ormai centro della vita giovanile multietnica e multiculturale.

Gli incontri si svolgeranno da ottobre a dicembre presso l’aula magna della Facoltà di Architettura di Genova, ex Chiesa di San Salvatore e nella sede dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Genova.

Primo appuntamento della rassegna
Mercoledì 17 ottobre alle ore 21 con la proiezione di Metropolis di Fritz Lang,
con la partecipazione del presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Genova arch. Giorgio Parodi e la lezione introduttiva tenuta dal prof. Franco Sborgi, direttore DIRAS, Università di Genova.


FUTURI IMPERFETTI, calendario 2007

Mercoledì 17 ottobre
Metropolis (1927). Regia di Fritz Lang
Introd. di Franco Sborgi. Università di Genova
La città delle avanguardie

Mercoledì 24 ottobre
La decima vittima (1965). Regia di Elio Petri

Introd. di Silvia Barisione. Wolfsonian Foundation, Genova
Back to the Sixty: idoli del design

Mercoledì 31 ottobre
Ghost in the shell 2: Innocence (2004). Regia di Mamoru Oshii

Introd. di Federico Rahola. Università di Genova
Luoghi di umanità cibernetica in eccesso

Mercoledì 7 novembre
Il pianeta delle scimmie (1968). Regia di Franklin Shaffner

Introd. di Agostino Petrillo. Università di Milano
Disutopia e fine della storia

Mercoledì 14 novembre
Tron (1982). Regia di Steven Lisberger

Introd. di Giovanni Galli . Università di Genova
La realtà virtuale prima del cyberpunk

Mercoledì 21 novembre
Fahrenheit 451 (1966). Regia di François Truffaut

Introd. di E.D. Bona. Università di Genova
Cinema, design, architettura

Mercoledì 28 novembre
Immortal ad vitam (2004). Regia di Enki Bilal

Introd. di: Pietro Millefiore. Università di Genova
Post-human cities & bodies

Mercoledì 5 dicembre
Johnny Mnemonic (1995). Regia di Robert Longo

Introd. di Anna Costantini. Critico d’arte
Robert Longo: tra cinema e arte

Mercoledì 12 dicembre
Stalker (1979). Regia di Andrej Tarkovskij

Introd. di Stalker, Laboratorio d’arte urbana, Roma
Stalker guarda Stalker

Mercoledì 19 dicembre
1997: fuga da New York (1981). Regia di John Carpenter

Introd. di: Guglielmo Bilancioni. Università di Genova
Controllo, rivolta e concentrazione

Kengo KUMA a Padova


Personale di Kengo Kuma in Italia Padova,
dal 27 ottobre 2007 al 27 gennaio 2008

Una mostra personale dedicata all'architetto KENGO KUMA è in programma dal 27 ottobre 2007 al 27 gennaio 2008, presso la prestigiosa sede del Palazzo della Ragione di Padova, organizzata nell'ambito della Biennale Internazionale di Architettura "Barbara Capocchin".E' stato lo stesso Kuma a curare l'allestimento, concepito come un mondo sensoriale attraverso il quale i visitatori potranno vivere le atmosfere dei suoi spazi.Due imponenti strutture in superorganza - materiale sperimentale in fibra ultraleggera - imiteranno due "carpe", simbolo della nuova vita nella tradizione giapponese, "legame stretto fra il nuovo design dell'architettura e la tradizione", afferma Kuma. E accompagneranno il visitatore lungo una pedana retroilluminata, il percorso lungo il quale saranno esposti i progetti suddivisi in quattro categorie: water, land, urban, village.La scelta della Biennale Internazionale di Architettura "Barbara Cappochin" caduta in questa edizione su Kengo Kuma vuole essere un omaggio anche per l'architettura giapponese, già premiata con l'opera di Jun Igarashi nell'edizione 2005 del Premio Biennale di Architettura "Barbara Cappochin". Kengo Kuma è uno dei principali architetti giapponesi contemporanei. Nato a Kanagawa nel 1954, si è laureato all'università di Tokyo nel 1979. Dal 1985 al 1986 è stato Visiting Scholar presso la Columbia University di New York e all'Asian Cultural Council, nel 1990 ha fondato lo Spatial Design Studioal. Dal 1998 al 1999 è stato professore alla Facoltà di Enviromental Information della Keio University, e ha fondato lo studio Kengo Kuma & Associates. Dal 2001 è professore presso la Keio University. Tra i suoi progetti si segnalano la nuova sede della Louis Vuitton di Tokyo, lo Hanging Garden a Fukusaki (2004) il Museo d'Arte della prefettura di Nagasaki (2005), la casa-prototipo della Grande Muraglia nelle vicinanze di Pechino. Ha ricevuto numerosi rioconoscimenti, tra cui il Gran Premio dell'Istituto di Architettura giapponese (2000) e il Premio internazinale "Spirit of Nature - Wood Architecture Award" per l'uso del legno nella progettazione (2002). Secondo la giuria di quest'ultimo, Kengo Kuma "ha la capacità di combinare con successo elementi tradizionali e nuovi producendo un'architettura schiettamente moderna e, al tempo stesso, rispettosa del contesto in cui si colloca" .

Orari: dal martedì alla domenicaore 9.00 – 18.00 (ingresso a pagamento)Per informazioni e visite guidate: Ordine degli Architetti P.P.C. di Padova - Piazza Salvemini n° 20 35131 Padova - Italy - phone 0039 049 662340 telefax 0039 049 654211 - architettipadova@awn.it.
Contatti

Link
http://www.barbaracappochinfoundation.net/
http://www.kkaa.co.jp/

16 ottobre 2007

TengKunYen architetto Shanghai-Cina a Genova


22-10-2007 ore 15.00
Facoltà di Architettura di Genova
Aula Magna San Salvatore.

Primo appuntamento con ChinaModern.Qualcosa di Diverso.TengKunYen, architetto, Shanghai-Cina, parlerà del suo lavoro e delle sue esperienze di vita in un paese in continuo cambiamento.Siete tutti calorosamente invitati.

15 ottobre 2007

La protesta di Giovanni Bartolozzi

Anche Arch& Web si unisce alla protesta di Giovanni Bartolozzi sullo stato delle Facoltà di Architettura italiane.Inoltriamo il suo appello, qui di seguito, con i link ai due relativi videopubblicati su YouTube.


Cari amici,per il quinto anno consecutivo è stato organizzato a Firenze il V Convegno sulla Identità dell'architettura italiana. Negli anni trascorsi abbiamo proposto un'alternativa a questo sistema politico e culturale con il pieghevole "Inter-ferenze", che si è concluso con il decimo numero.Quest'anno abbiamo sintetizzato la nostra protesta in un intervento video che si trova su YouTube diviso in due parti, e che vi segnaliamo.E' evidente che il problema riguarda tutte le Facoltà di architettura italiane impegnate a rafforzare, attraverso i loro principali esponenti, una rete di potere costruita su una presunta identità nazionale.In altre parole si tratta di un problema che riguarda tutti.

affettuosi saluti giovanni bartolozzi

http://it.youtube.com/user/interfirenze
http://www.nitrosaggio.net/bartolozzi/index.htm

27 agosto 2007

Concorso Internazionale di Idee Novello - Cesena

Il concorso rappresenta una fase fondamentale del processo di trasformazione dell’ambito denominato “Il Nodo intermodale ferro-gomma” le cui regole insediative sono state definite nel 2006 dall’Amministrazione Comunale di Cesena nello Studio di fattibilità per la Promozione di una Società di Trasformazione Urbana, approvato con Delibera del Consiglio Comunale nr. 68 del 12 aprile 2006. In particolare costituisce la Fase 2 del cronoprogramma dello Studio di fattibilità, ed è propedeutico: alla definizione e approvazione del Programma di Riqualificazione Urbana; alla attuazione degli interventi previsti attraverso la costituzione della STU (Società di Trasformazione Urbana). L’area oggetto di concorso ambisce a diventare luogo centrale e simbolico del tessuto urbano di Cesena, soprattutto in relazione alle esigenze di diffondere anche in questa porzione di territorio l’immagine e la qualità urbana presenti nel centro antico e nelle zone adiacenti.
Obiettivo del concorso è di raccogliere proposte progettuali per l’organizzazione spaziale e funzionale della nuova centralità urbana, con particolare attenzione: alle relazioni e modalità di integrazione del progetto con i tessuti urbani ed il sistema del verde-spazi aperti circostanti; alle relazioni e modalità di integrazione con i sistemi dei percorsi ciclo-pedonali, veicolari, ferroviari esistenti e previsti; alla modalità di integrazione delle funzioni all’interno dell’ambito di intervento secondo il principio della mixitè; alla necessità di connettere fisicamente e simbolicamente le due parti della città separate dalla infrastruttura ferroviaria; alla qualità del progetto dello spazio aperto (verde e spazi pavimentati); alla caratterizzazione degli edifici destinati a servizi nel comparto collocato in fregio al fiume Savio; alle proposte innovative, soprattutto in ragione delle esigenze della sostenibilità ambientale, per la costruzione degli edifici di uso pubblico e privato; alle ulteriori questioni di tipo locale e puntuale segnalate nel Documento Preliminare di Programma, con particolare riferimento anche alla riqualificazione dei tessuti insediativi esistenti.

segnalato da: arch.LUCA DOLMETTA - segreteria concorso

IL SITO DEL CONCORSO >>

11 luglio 2007

E' on line il pdf del n.19 di On&Off inserto de "l'Architetto italiano"

On&Off n.19


Scarica pdf >>

In questo numero : "Nuova Materia" di Saggio a proposito dei materiali diversi della costruzione digitale, "Materialità Fluida nel Lavoro di Pongratz e Perbellini" di Antonello Marotta, "News" di Paola Ruotolo, "Parametric Urbanism. Nuove Logiche di Sviluppo urbano per Londra 2007" di Scanner, "Dimensione Chevalier", di Paola Ruotolo sul grande artista francese di video arte.

inaugurazione lugar específico | inauguración lugar específico | inauguration



2A+P architettura vi invita all'inaugurazione del giardino di Casa Bertran.
Un'esperienza di progettazione partecipata iniziata nel 2005
all'interno del programma IDENSITAT 05 [Calaf - Manresa]
con il coinvolgimento della comunità degli anziani di Calaf
e il supporto dell'amministrazione comunale.
Un processo relazionale mirato all'integrazione di attitudini sociali ed ecologiche
e finalizzato alla comprensione e alla gestione dei fenomeni di crescita urbana
di un piccolo centro della Catalunya.


2A+P architettura te invita a la inauguración del jardín de la casa Bertran.Una experiencia de proyecto participado que comenzó en 2005en el programa de IDENSITAT 05 [Calaf - Manresa]con la participación de la comunidad de los ancianos de Calafy con la ayuda del ajuntamento local.Un proceso relacional para la integración de aptitudes sociales y ecológicasy orientado hacia la comprensión y la gerencia de los fenómenos del crecimiento urbanode un pequeño pueblo de Catalunya.


2A+P architettura invites you to the inauguration of the garden of the Bertran house.
An experience of participated design started in 2005
inside of the IDENSITAT 05 [Calaf - Manresa] program
with the participation of the community of the elderly of Calaf
and with the help of the local municipality.
A relational process for the integration of social and ecological aptitudes
and oriented towards the understanding and the management of the phenomena of urban growth
of a small village in Catalunya.

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2A+P architetturastudio associato
via di Monte del Gallo 2600165 Roma
T/F +(39) 06 64400145
mailto:info@dueapiup.it
http://www.dueapiup.it/

Buio In Sala - Architettura Del Cinema In Toscana

Buio In Sala - Architettura Del Cinema In Toscana

http://www.cinemaintoscana.it/
VIAREGGIO 13 LUGLIO - 4 SETTEMBRE 2007
Sala cinematografica dello stabilimento balneare Principe di Piemonte.

Si inaugura, venerdì 13 luglio alle 20.00, la mostra BUIO IN SALA. ARCHITETTURA DEL CINEMA IN TOSCANA, un percorso suggestivo, costruito con immagini, filmati originali, foto d'epoca, progetti architettonici e strumenti per la proiezione, attraverso i più significativi edifici adibiti ad ospitare proiezioni cinematografiche, analizzati sotto gli aspetti architettonici e decorativi. L'esposizione intende mettere in risalto soprattutto la capacità di aggregazione sociale assolta dal cinema come una sorta di "moderno" teatro affiancatosi, a partire dalla fine del XIX secolo, a quello tradizionale, passaggio ben testimoniato dal rilevante numero di edifici inizialmente destinati a teatro e con il passare degli anni adibiti a sale cinematografiche. La ricerca trae anche stimolo dal prestigio degli architetti che si sono misurati con questo tipo di progettazione: Gino Coppedè, Marcello Piacentini, Virgilio Marchi, Antonio Valente e Luigi Vagnetti. All'esposizione è collegato il convegno organizzato in coincidenza con la chiusura della mostra sul tema "I LUOGHI DEL CINEMA IN ITALIA. ARCHITETTURE DEL CINEMA E PER IL CINEMA" (5 settembre).

VISITA GUIDATA MOSTRA RENZO PIANO


VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA

Renzo Piano Building Workshop. Le città visibili

La Triennale ha organizzato una visita guidata alla mostra Renzo Piano Building Workshop. Le città visibili con Franco Origoni, curatore del progetto espositivo insieme a Renzo Piano Building Workshop.
Un’occasione unica per visitare la mostra per i primi 50 visitatori che si prenoteranno.Giovedì 19 luglio, alle ore 18.00.
Ingresso mostra, euro 5.00 a persona.Visita guidata gratuita.


Per aderire all’iniziativa, inviare una e-mail all’indirizzo marketing@triennale.it (prenotazioni fino ad esaurimento posti).


Renzo Piano Building WorkshopLe città visibili

22 maggio - 16 settembre 2007

La straordinaria valenza urbana dell'architettura di Renzo Piano è proposta attraverso disegni originali, progetti e modelli che documentano la produzione di più di quarant’anni di attività, sullo sfondo delle trasformazioni che hanno segnato il passaggio dalla città industriale del XX a quella post-industriale del XXI secolo.I progetti di Renzo Piano possono essere letti come un tentativo di riprendere e rilanciare la tradizione umanistica della città europea, ridiscutendone i principi insediativi nell’ambito della cultura contemporanea.Dal prototipo parigino del Beaubourg alla riconversione torinese del Lingotto, dalla Cité Internationale di Lione al porto di Genova, alla berlinese Potsdamerplatz, Renzo Piano ha lavorato alla trasformazione del vecchio modello di città industriale in quello di città dell’informazione e della cultura. Gli esperimenti sulle brown areas di Milano e di Sesto San Giovanni, di Lione e di Parigi, di Harlem a New York, etc. mostrano invece il passaggio dalla città della produzione a quella degli scambi. La città di Piano propone un’idea di spazi multifunzionali che traducono l’irrequietezza della contemporaneità attraverso l’esaltazione della complessità, della trasparenza e della permeabilità. La Triennale di Milanoviale Alemagna 6 - Milano

26 giugno 2007

Mostra Santiago Caltrava


Santiago Calatrava
dalle forme all'architetturadal
4 luglio al 2 settembre 2007

Da mercoledì 4 luglio, e per tutta l'estate, le Scuderie del Quirinale ospiteranno la mostra, "Santiago Calatrava dalle forme all'architettura", curata da Tomàs Llorens e dedicata al complesso lavoro artistico e architettonico dell'architetto spagnolo. Segno caratteristico della figura di Calatrava, nato nel 1951, e uno dei massimi esponenti dell'architettura mondiale, è la sua vocazione all'interdisciplinarietà, la costante ricerca di forme espressive differenti, l'attenzione, paritaria e costante, verso le scienze esatte e l'ingegneria così come verso la plasticità e l'estetica delle forme. Di volta in volta "architetto-scultore" o "architetto-ingegnere", Calatrava lega, in un gioco di continui e indissolubili rimandi, gli elementi fondanti della sua ricerca: il disegno, l'architettura e la scultura.Le sculture di Calatrava in mostra hanno forme e nomi che evocano fortemente il concetto di flusso, di movimento, propri dello svolgersi della vita umana e animale. Realizzate con i più diversi materiali, dal marmo di Carrara all'ebano, dal granito all'argento, le opere esposte disegnano un affascinante percorso creativo che concorre a spiegare l'amore di Calatrava per il Rinascimento italiano, periodo in cui i maggiori artisti erano maestri in molteplici forme espressive.La mostra riflette, dunque, l'urgenza creativa e la complessità dell'opera di Calatrava, il suo essere indiscutibilmente contemporaneo nell'uso dei materiali e della tecnologia e, al tempo stesso, profondamente legato a forme e temi culturalmente radicati.Il video "Movimiento", proiettato all'inizio dell'esposizione, svelerà il significato profondo dietro al "dalle forme all'architettura" del titolo, mostrando attraverso un viaggio avvincente, il processo creativo dell'artista, dalla suggestione di un'idea alla realizzazione di un progetto.Come ormai consuetudine apprezzata da cittadini e turisti, infine, la terrazza delle Scuderie del Quirinale ospiterà, per tutta la durata della mostra, una rassegna cinematografica, curata da David Grieco, dedicata al segno architettonico: 16 grandi film nei quali protagonista è la forma della città, vera o immaginata.

24 giugno 2007

l’utopia praticabile ipertesti metropolitani






a cura di
Fabio Briguglio e Patrizia Ferri
tavola rotonda lunedì 25 giugno 2007 0re 11
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
inaugurazione martedì 26 giugno 2007 ore 17
Museo Hendrik Christian Andersen, Roma



UNDERSTUDIO
progetto itinerante di interazione tra arte e architettura
in collaborazione con
Fondazione VOLUME!
iniziativa promossa da
Atac e Metro.Roma

con il Patrocinio di:
Ministero dell’Università e della Ricerca
Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma
Assessorato all’Urbanistica (Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio – Roma Capitale)
Assessorato alle Politiche per le Periferie del Comune di Roma
Prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni - Università di Roma La Sapienza
Facoltà di Architettura Valle Giulia - Università di Roma La Sapienza
Dipartimento di Architettura e Urbanistica per l’Ingegneria - Università di Roma La Sapienza
Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia
Fondazione Adriano Olivetti
Cittadellarte Fondazione Pistoletto


La manifestazione è promossa da Atac e Metro.Roma con il passaggio in via sperimentale del video
“L’utopia praticabile-ipertesti mertropolitani” nei monitor della metropolitana, che ne evidenzia le caratteristiche
di progetto in transito e di attraversamento che esce dai luoghi deputati e si immerge nella realtà di tutti i giorni.


“Pietralata: back to the future”
Alberto Abruzzese – Pentastudio – Ciriaco Campus

“Making Waves: pulsazioni sonore emozionali a Primavalle”
Salvatore Aprea – Sala 2 Architettura – Piero Mottola

“P. rainbow” Stadio Olimpico
Lorenzo Benedetti – 2A+P – PH.ON

“J.G. Ballard a Parco Leonardo”
Massimo Ilardi – Ma_A – Alberto Zanazzo

“radioDeriva: un progetto di parassitismo urbano”




incrocio Terme di Caracalla + rete romana dei semafori
Lorenzo Imbesi – CRO studio – Daniele Pario Perra – Cesare Pietroiusti

"G.R.A.: la città anulare"
Emanuele Piccardo – Anna Rita Emili/Altro_Studio – Lorenzo Brusci/Giardino Sonoro

“Milka: dal Campo Boario viaggio di sola andata”
Bartolomeo Pietromarchi – Lorenzo Romito/Osservatorio Nomade – Matteo Fraterno

“Città nomade permanente per Colli Aniene”
Enzo Scandurra – ma0 + formazero – Pieroni & Riescher


Con L’Utopia Praticabile, Understudio – progetto itinerante all’insegna delle interazioni fra arte e architettura – si addentra nelle problematiche e nella complessità relazionale degli ambiti metropolitani, mantenendo fede, così, al proprio assunto iniziale di attivare sinergie e collaborazioni non solo tra autori, ma anche fra campi disciplinari diversi, teorici ed operativi, secondo un principio che ispiri un’arte ed un’architettura come processo e qualità diffusa.

L’iniziativa si incentra su Roma, città da sempre in bilico tra passato e presente, articolandosi in due momenti: il primo, al MAXXI, con gli autori e la presentazione diretta dei progetti da loro elaborati; il secondo in un evento espositivo con sede nel Museo H. C. Andersen (artista che con la collaborazione dell’architetto E. Hèbrand lavorò sul concetto di utopia in termini realizzabili con l’idea di una città come luogo permanente di confronto di varie realtà nazionali dove confluissero necessità produttive e bisogni umani).
Il termine di utopia che la manifestazione vuole rilanciare si addice, quindi, sia al sogno di Adersen, sia alle operazioni degli artisti e degli architetti, nonché dei mediatori culturali che vi partecipano, secondo la sua ambigua etimologia: ovvero come “non luogo” e luogo del compimento della felicità, dove, come in ogni realtà pianificata, il tutto e la parte dovrebbero essere pensati per il bene del singolo e della comunità insieme.
L’utopia praticabile pone l’attenzione su quelle problematiche e dinamiche generate dal continuo modificarsi dell’identità metropolitana, guardando ad auspicabili trasformazioni sociali responsabili nella prospettiva di una nuova estetica urbana capace di incidere realisticamente su una riprogettazione delle politiche culturali nei termini di una nuova sperimentazione. La manifestazione è un confronto a vari livelli (attraverso installazioni, progetti, video, fotografie, performance, documentazioni…) che apre a un’ipotesi di attraversamento tra vari campi disciplinari attraverso otto gruppi di ricerca che hanno elaborato proposte che vanno dalla periferia più estrema agli spazi interstiziali o di cerniera fino al centro della città (che di fatto non ha più un centro), nelle quali il teorico si interfaccia con l’artista e l’architetto e ne media la relazione: si determina cosi un serrato confronto che ha dato luogo a progetti, analisi, letture, interpretazioni, ascolti, ipotesi più o meno percorribili nei termini della realizzazione, ma tutte praticabili come dispositivi di trasformazione o parametri di consapevolezza della complessa e problematica realtà metropolitana. L’attenzione si focalizza sulla plausibilità dello scambio comunicativo, sul concetto di interazione testato sul campo nelle sue effettive possibilità che si giocano sul terreno comune di una città concepita non solo come ultima trincea di sopravvivenza, ma come luogo emblematico di relazione per nuovi orizzonti urbani alla luce della molteplicità irriducibile della vita e del mondo contemporaneo.
L’obiettivo de L’utopia Praticabile è quello di attivare, attraverso l’auspicabile anche se complessa integrazione dialettica fra architetto e artista, veri e propri laboratori di ricerca sul campo, che assolvano le varie ottiche e letture (sociologiche, urbanistiche, estetiche, antropologiche, poetiche , strutturali…) della città; di contribuire alla definizione e ridefinizione di spazio urbano, che significa occuparsi concretamente dei contesti del vivere secondo modalità e termini flessibili ed in divenire. Un approccio senza modelli o soluzioni astratte, che non intende imporre né proporre macrosegni “moderni” arroganti e solipsistici artistici o architettonici, ma soprattutto proporre soluzioni senza confini in assoluto ed in particolare fra arte, architettura e urban design. La caduta delle categorie in quanto tali, ma non delle funzioni, può pertanto fornire indicazioni per una pacifica rivoluzione socio-spaziale, per una sorta di “ecodesign” globale e molteplice che tenga conto delle diverse identità storico culturali e delle nuove differenze che spesso sono interne ad una stessa città.
L’utopia praticabile è una mostra che non vuole esporre la città, ma manifestarsi come città e funzionare in quanto tale, per cui l’atto artistico ed estetico diventano metafore dell’esperienza urbana e della condizione molteplice e desultoria della vita che si manifesta con tratti di alterità spesso indecifrabile e spaesante. Lo sforzo di scavare in questa alterità, di farla propria e di farci i conti, accomuna artisti ed architetti portandoli a scavalcare barriere disciplinari e rispettivi campi di azione proponendo due tipologie d’intervento : l’esplorazione in termini etnografici o romantici, flaneriani e situazionistici e l’esperienza collettiva; la metropoli come luogo erratico e della visionarietà e la città come luogo dell’incontro e dello scontro; lo spazio dello scarto poetico e il luogo comune del sociale, comprendenti in sé varie possibilità di incroci e sovrapposizioni.
L’utopia praticabile, rispetto a ciò, non dà soluzioni chiavi in mano, ma fornisce indicazioni, in qualche caso ribaltando in positivo realtà negative, o attenendosi alla realtà cruda. Indicazioni tutte da verificare per lo più temporanee e in transito per una città in cui si addensano conflitti e tensioni che hanno fatto saltare logiche e parametri ora da riconsiderare alla luce di una metropoli che sta diventando qualcosa di “altro”, di difficile riconoscimento e collocazione del nuovo in categorie precise, che siano di sviluppo oppure di degenerazione. La rivisitazione poetica, la rilettura concettuale dello spazio deve sintonizzarsi dunque necessariamente con la trasformazione della geografia metropolitana, con le energie e le esigenze di chi vi abita quotidianamente, secondo un atteggiamento in linea con le esperienze europee all’avanguardia che interpretano la città come estensione dello spazio del vivere umano.

La manifestazione è promossa da Atac e Metro.Roma con il passaggio in via sperimentale del video “L’utopia praticabile-ipertesti mertropolitani” nei monitor della metropolitana, che ne evidenzia le caratteristiche di progetto in transito e di attraversamento che esce dai luoghi deputati e si immerge nella realtà di tutti i giorni.





Museo Hendrik Christian Andersen
Via Pasquale Stanislao Mancini 20 - ROMA
tel. 39 06 3219089 -
http://www.museoandersen.beniculturali.it/
fino al 10 luglio 2007
da martedì a domenica,
9.00 -19.30 (ingresso fino alle 19.00)

22 giugno 2007

Intervista Coop Himmelb(l)au

http://www.floornature.it/
Flores Zanchi incontra Wolf D. Prix, socio fondatore del gruppo austriaco Coop Himmelb(l)au. Un'occasione per fare luce nella complessità della sua architettura e delle sue teorie sulla città contemporanea.

>Biografia, >Intervista e Video

18 giugno 2007

Venezia Sintesi Contemporanea - 73 Works of Architecture

Venezia Sintesi Contemporanea73 Works of Architecture

Archivio di Stato di VeneziaCampo dei Frari, San Polo 3003
Venezia

inaugurazione / opening:
30 giugno 2007 ore 17.00
La mostrà resterà aperta dal 1 luglio al 20 luglio 2007
orari lunedì-giovedì 10.00 / 17.00 _ orari venerdì-sabato 10.00 / 14.00


AssociazioneMendrisioArchitetturavilla argentina CH-6850 mendrisiot. +41 79 5100364 / +39 339 6561637
mail to: asma.meetarch@gmail.com
http://www.as-ma.net/

la terza edizione del concorso Lucky Strike J. Designer Award



La Raymond Loewy Foundation, nata con lo scopo di promuovere il design nelle sue molteplici forme, scoprire nuovi talenti e spiegare al pubblico la complessità del progetto nel mondo di oggi, presenta la terza edizione del concorso Lucky Strike J. Designer Award riservato agli studenti che hanno concluso o stanno per concludere il proprio percorso universitario preparando il lavoro di tesi.
Tutte le informazioni e il bando di concorso 2007 sono reperibili sul sito ufficiale della Raymond Loewy Foundation http://www.raymondloewyfoundation.com/ nella sezione dedicata al concorso Lucky Strike J. Designer Award riservata all’Italia.
Ancora una volta la Raymond Loewy Foundation si fa promotrice e interprete della volontà di Raymond Loewy, considerato il padre dell’industrial design americano, bandendo un concorso in grado di supportare con un premio in denaro di € 30.000,00 il fortunato vincitore di questa terza edizione con il primario intento di fornire un supporto oggi a chi, meritevolmente, si farà interprete del design del futuro.
Il termine ultimo per la presentazione dei lavori di tesi è fissato al 30 Settembre 2007.

Lucky Strike J. Design Award
Raymond Loewy Foundation Italy
Via San Luca 10
20122 Milano
tel +39 02 58312997
E-mail:info-italy@raymondloewyfoundation.com
http://www.raymondloewyfoundation.com/

Incontri sulla Riforma delle Professioni


Nota introduttiva al convegno dell'Ordine degli ArchitettiRiforma delle professioni – Dis-Ordine professionale Dialogo con gli architetti romani
In Italia da oltre quindici anni si parla di riforma delle professioni. In Italia da oltre quindici anni si affossa ogni tentativo di riformare le professioni.
Intanto il sistema ordinistico mantiene un assetto vecchio, ingessato, anacronistico, che mostra sempre più tutte le sue carenze.

L’Ordine degli Architetti di Roma è convinto che, così come sono organizzati oggi, gli Ordini professionali non funzionano più e che il persistere di azioni corporative di lobby che puntano, di fatto, a mantenere lo statu quo è dannosa per il nostro sistema professionale ed è dannosa per il mondo degli architetti italiani.

Abbiamo bisogno di modernizzare i nostri sistemi di rappresentanza, intensificare le azioni di formazione e aggiornamento professionale, favorire azioni di iternazionalizzazione e promozione all’estero dei progettisti, affrontare le emergenze occupazionali dei giovani: per fare tutto questo abbiamo bisogno di strumenti nuovi.

Per questo gli ordini professionali o si cambiano o si aboliscono.

Il governo ha elaborato un disegno di legge che, secondo noi, rappresenta un punto di partenza importante e condivisibile in alcuni principi di fondo; un punto di partenza che deve portare, entro la legislatura, ad approvare la riforma.

1. Crediamo importante scardinare il principio di blindatura degli ordini oggi esistenti. Una seria riforma delle professioni deve definire con rigore le attività professionali che esprimono interessi pubblici meritevoli di tutela, da disciplinare attraverso ordini. Non tutti gli ordini, albi e collegi oggi operanti rispondono a tale criterio e per molti di essi sarebbe auspicabile una trasformazione in associazioni professionali a libera adesione.

2. Siamo convinti che non sia un tabù inviolabile la possibilità (e la necessità) di accorpamenti tra ordini per professionalità analoghe, a patto che sia rideterminato con chiarezza e rigore l'ambito di attività consentito per effetto dell'iscrizione in una specifica sezione.

3. Valutiamo positivamente la possibilità di avere libere associazioni riconosciute anche per iscritti agli ordini, che, favorendo l'identificazione di specifici profili professionali, rappresentano un arricchimento per i professionisti e non un pericoloso attacco al ruolo e alle competenze degli ordini.

4. Soprattutto pensiamo che la finalità degli ordini è prioritariamente quella di garantire gli interessi della collettività connessi all'esercizio nelle professioni e che ad essi vada riconosciuta una vera e propria funzione di authority.

Per tutti questi motivi l'Ordine di Roma ha deciso di NON aderire all’iniziativa del Comitato Unitario delle Professioni di una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare alternativa alla proposta governativa.
La proposta del CUP appare caratterizzata da una mancanza di coraggio, da resistenza a veri cambiamenti, dalla volontà di una rigorosa conservazione degli attuali ordini professionali, nel numero e nel tipo.

Per questi motivi l’Ordine di Roma ha organizzato per il 20 giugno prossimo un convegno sulla riforma delle professioni dal titolo "DIS-ORDINE PROFESSIONALE. DIALOGO CON GLI ARCHITETTI ROMANI"maggiori informazioni sul convegno all'indirizzo:www.casadellarchitettura.it/dettagli.asp?id=9463
per discutere on-line la posizione dell'Ordine di Roma:

23 maggio 2007

Il Muro/the wall - seminario


Il muro / the wall
seminario
dal muro all’infinito ...

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
mercoledì 30 maggio 2007 – h. 14.30 -19.30


Nell’ambito del corso di Disegno Industriale tenuto da Luca Moretto, con il contributo di Fortunato D’Amico, alla prima Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, nasce il seminario dal muro all’infinito ... in programma mercoledì 30 maggio 2007, dalle ore 14.30 alle ore 19.30, all’auditorium della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di via Modane 16 a Torino.

L’approccio al “muro”, ai “muri” è trasversale, le letture sono multidisciplinari. Il muro dell’architetto ed il muro dell’artista; il muro del poeta ed il muro del filosofo; il muro del tecnologo ed il muro del produttore; il muro del professore ed il muro del musicista; il muro del giornalista, il muro del designer, il muro di ...

Dai muri materiali a quelli immateriali; muri mentali, muri culturali, muri invisibili, muri ingombranti, muri apparenti, muri evanescenti. Muri che bloccano - muri limite - e muri che si penetrano, che si attraversano. Le mura di Dedalo e del labirinto, della Grande Muraglia, dei Murazzi del Po. Berlino: la caduta del muro; il muro del pianto. I muri delle fortificazioni ed i temerari che li affrontano o li aggirano; il cavallo di Troia. I muri e le barriere architettoniche. Muri diritti e/o inclinati, curvi, piegati; muri di luce, di suono, d’acqua, d’aria, di fuoco, di terra e vegetali. I muri delle rovine e quelli da abbattere per conquistare nuovi possessi (in un mondo che vuole vivere senza confini e senza frontiere vecchie mura emergono tra le rovine del passato, mentre i nuovi muri tecnologici, dell’epoca digitale, sfidano il senso stesso del significato semantico, a volte negandolo). Muri schermo, dai murales ai monitors ... (una ricerca che partendo dal design, dalla serialità del muro, attraversa l’architettura, l’arte, la letteratura, la musica, la danza, il cinema, articolandosi in un percorso temporale che invita a riflettere su come tecnologia, segno e funzione, cambiando nel tempo, creano nuovi luoghi, nuovi spazi).

Il seminario, aperto al pubblico, vede la partecipazione, in ordine di intervento, di:
Luca Moretto, Isola & Norzi, Susanna Piano, Renato Galbusera, Gianni Limone, Zeno Lorenzo Verlato, Rossella Maspoli, Franco Mirenzi, Fortunato D’Amico, Eleonora Rossato, Massimo Facchinetti, Giorgio Scianca, Marino Sergi, Massimo Mussapi, Giuseppe Manzi, Marcella Gabbiani;
modera Guido Cappio.


All’intervento di apertura di Luca Moretto, che introducendo i lavori del seminario indaga sul significato del muro nell’epoca contemporanea e dell’importanza che riveste, a partire dalla sua storia personale, nel lavoro di architetto, segue quello dei giovani artisti Isola & Norzi, con le loro opere legate ai muri e della poetessa Susanna Piano, con la sua performance in tre parti.
Se Renato Galbusera e Gianni Limone illustrano l’arte sui muri a partire dal progetto Murarte con i giovani writers ed i graffiti metropolitani, da una libera espressione ad interventi di estetica urbana, Zeno Lorenzo Verlato indaga il muro dal versante filologico, mentre di Rossella Maspoli è l’approccio tecnologico e di Franco Mirenzi quello del designer.
La seconda parte del seminario si apre con l’intervento di Fortunato D’Amico, seguito dalle esperienze di Eleonora Rossato, da Massimo Facchinetti, che investe il tema del modulo, da Giorgio Scianca, con i sui muri televisivi, da Marino Sergi, da Massimo Mussapi, tra dentro e fuori, da Giuseppe Manzi, con l’energia del muro e da Marcella Gabbiani, che chiude i lavori aprendo al tema del design per tutti, dove Il progetto responsabile considera l’essere umano nella sua molteplicità di bambino, adulto, anziano, donna, uomo, straniero, disabile permanente e temporaneo, in un mondo in cui la combinazione di questi fattori è in continua mutazione (basti pensare all’immigrazione, all’invecchiamento delle nostre società, alle nuove tipologie di famiglie…); un progetto flessibile dove i muri diventano permeabili, maglie di una rete che tende all’infinito.


Il seminario ha il patrocinio di ALA Assoarchitetti e dell’IIDD Design for All Italia - EIDD Member - delegazione tematica ADI.
Sponsor tecnici: Rockwood, Gobbetto, Fenix


Al termine dell’incontro è prevista una visita preview alla mostra “Silenzio. Una mostra da ascoltare” a cura di Francesco Bonami.

Politecnico di Torino
I Facoltà di Architettura
Scienze dell’Architettura
corso di Disegno Industriale
docente prof. arch. Luca Moretto
con il contributo di Fortunato D’Amico



Scheda Info


Titolo: Il muro / the wall. Dal muro all’infinito ...

Oggetto: seminario

A cura: Luca Moretto con Fortunato D’Amico

Periodo: mercoledì 30 maggio 2007

Orario: dalle 14.30 alle 19.30

Luogo: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
auditorium
via Modane 16, Torino

Ingresso: libero

Info: www.lucamoretto.it
www.sopramaresotto.it

Ufficio Stampa: Sopramaresotto
T. 0381.88220 F. 0381.73994

Presenze Video-Soniche


Mostra di arti elettroniche al Castello della Cervelletta
a cura di Veronica D’Auria

dal 2 al 7 giugno 2007
Inaugurazione sabato 2 giugno ore 18:00

Saranno esposte le opere di:Nicola Bettale,Robert Cahen,ELASTIC Group Of Artistic Research
Cristiano Ramunno, Laura Santamaria,Lino Strangis,Studio Azzurro

In occasione dell’evento verrà presentato il video trailer di PYCTA, spettacolo multimediale di ALTROEQUIPE

Presenze video-soniche, collettiva di arti elettroniche al Castello della Cervelletta in Roma, è un evento ideato con l’intento di realizzare uno spazio collettivo in cui le opere di giovani artisti si incontrano e co-abitano con quelle di alcuni tra i maestri più affermati al mondo. L’idea di allestire gli spazi del castello intende concretamente unire il dirottamento dell’arte dai luoghi ufficiali con la rivalutazione del territorio e dei beni culturali, per così dire “decentralizzati”, lontani dai percorsi “turistici”. Non solo quindi si porta l’arte nelle “periferie”, ma si tenta di spostare, quantomeno saltuariamente, l’interesse del mondo della cultura al di fuori del circuito tradizionale e quindi dalle zone urbane in cui questo agisce. Altra caratteristica di questa manifestazione è quella di essere ideata e realizzata da giovani studenti del corso di studi per curatori di eventi artistici e culturali dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Il riferimento alla dimensione spettrale del castello, come infestato da fantasmi, non intende solo rifarsi al mondo fiabesco, ma tenta di fare di questo background popolare un “pretesto retorico” per porre in evidenza la particolare alterità congenita alle audio-visioni di cui la mostra si costituisce: non semplicemente un qualcosa di astratto, un che di estraneo che va ad aggiungersi, giustapporsi al mondo, bensì apparizioni di invisibili e inaudibili “presenze” nascoste nel/dal mondo stesso. Il castello diviene così luogo di non luoghi rivelatori dell’essenza nascosta di tutte le cose, ambiente, terra di mezzo tra il mondo e l’oltre del mondo, l’ordinario e lo straordinario celato nell’ordinario stesso. Le opere di questi artisti, pur diversificandosi tra loro nei presupposti teorici come nelle modalità di realizzazione e quindi d’interpretazione dei dispositivi elettronici, hanno in comune la caratteristica di far emergere e porre in audio-visione processi altrimenti inaccessibili, in cui a svelarsi non è solo la natura dei dispositivi ma la natura stessa, i suoi processi di continua formazione ed i meccanismi della percezione. Basti pensare alla motilità dei paesaggi nelle visioni viandanti di Cahen o al sovrapporsi di modalità e punti di visione che troviamo nelle opere di Strangis.

Inaugureranno l’evento: Silvio Di Francia (Ass. alle Politiche Culturali), Dante Pomponi (Ass. alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale e il Lavoro), Ivano Caradonna (Presidente del V Municipio), Massimiliano Marcucci (Delegato alla Cultura e allo Sport del V Municipio), Marco Piccozza (Delegato alla semplificazione amministrativa e alle Nuove Tecnologie del V Municipio)

L’evento è stato ideato e realizzato dal gruppo Le momo electronique in collaborazione con l’Ass. Boccaleone, con il patrocinio del MLAC (Museo Laboratorio di Arte Contemporanea) dell’Università “La Sapienza” di Roma, diretto da Simonetta Lux e coordinato da Domenico Scudero, del V Municipio, dell’Assessorato alle Politiche Culturali e di quello alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale e il Lavoro del Comune di Roma.

Orario: dal 2 al 7 giugno 2007 dalle 11:00 alle 19:30
Per informazioni: Ufficio stampa
Chiara Ciucci Giuliani 349 3786806, Veronica D’Auria 349 2304021, Manuela Micari 347 4048341, Giulia Tolino 347 2947570

http://www.lemomoelectronique.com/

Castello della Cervelletta,
via della Cervelletta n°1, 00155, Roma
Come arrivare: stazione metro B Rebibbia, Bus 437-447, fermata Tor Cervara/Cervelletta a piedi per 250m; A24 Roma-L’Aquila direzione G.R.A. uscita Tor Cervara

12 maggio 2007

Archeologia Interiore - Petra Mala



Archeologia Interiore – Petra Mala
Savona 14-26 Maggio 2007 - Fortezza del Priamar
con il contributo e patrocinio di
Comune di Savona;Provincia di Savona; Fondazione A. De Mari – Cassa di Risparmio di Savona

Petra Mala si realizza a Savona dal 14 al 26 maggio 2007, dopo circa 10 anni di collaborazioni tra Anna Redi e Grazia Ferro, e come ultima tappa di Archeologia Interiore, progetto nato per Bologna 2000, capitale della cultura europea e proseguito grazie alla collaborazione con la Facoltà di Lettere della II Università di Napoli, ispirato dalla particolare situazione del territorio di Terra di Lavoro e diviso tra i segni dei fasti passati e quelli del degrado presente.
I lavori realizzati da Archeologia interiore sono itineranti e nascono da un’analisi degli spazi dove si svolgono. Lo spazio è il protagonista e gli attori dialogano con i luoghi, creando, a partire dalla storia del luogo stesso, lo spettacolo che vede confluire danza contemporanea, recitazione e canto.Per Petra Mala il lavoro parte dalla storia del Priamar, dove il confronto è sempre tra il passato lontanissimo ed il presente, tra l’eroe e la massa, tra il destino di una persona, quello di una terra e quello di un popolo. Tema centrale sono le “invasioni” ripetutesi nei secoli sul Priamar, un incontro tra culture diverse e lontane, l’accoglienza dello straniero e del nemico. Petra Mala, pietra cattiva: dicotomia tra il dentro ed il fuori che è fondamento del teatro antico; si delinea allora un’altra dicotomia, tra l’archeologia esterna che è parte integrante del Priamar (la sua storia) e l’archeologia interiore (il nostro vissuto). La rovina è intesa come luogo immaginario che dà spazio alla fantasia per creare le parti mancanti, un mitico epicentro da cui trarre la forza delle proprie origini.
Il workshop che si terrà dal 14 al 26 maggio alla Fortezza del Priamar è un laboratorio di teatro-danza finalizzato alla realizzazione di un evento teatrale alla Fortezza del Priamar il 26 Maggio 2007.
A partecipazione gratuita, è aperto a venti stagisti che lavoreranno insieme ai docenti e ad altri professionisti del teatro-danza per la realizzazione dello spettacolo conclusivo.
E’ suddiviso in tre parti: danza, teatro e canto.
Danza:
Condurranno la parte legata alla danza Anna Redi (regista e drammaturga) e Clelia Moretti (danzatrice-coreografa, ha lavorato con Sosta Palmizi e Raffaella Giordano), con la collaborazione di Valeria Sacchi.
Teatro:
Con Anna Redi , Marco Matarazzo, Francesco Di Leva, Arianna Ninchi.
Canto:
Con Barbara Valentino (cantante e studiosa di canti popolari) e Gina La Corazza (cantante).

25 Maggio ore 17.30 Palazzo del Commissario – Fortezza del Priamar – ingresso gratuito
incontro seminario con Agostino Petrillo, Franco Vazzoler e Ferdinando Molteni.
Un primo approfondimento sarà centrato sul come la città - crescendo - lasci suoi pezzi indietro, marginalizzi luoghi, li escluda dalla fruizione della gran parte della cittadinanza, strutturi sistemi di confini che riproducono e consolidano le linee di demarcazione tra i diversi gruppi sociali che la città la abitano, cercano di farla propria.
Agostino Petrillo - sociologo urbano - guiderà non solo i partecipanti al laboratorio in tale riflessione ma anche quanti siano semplicemente interessati alla nostra proposta senza diventarne parte agente.
Un altro punto di vista verrà invece sollecitato da Franco Vazzoler - storico del teatro - cercando di illuminare le aree di interazione tra città e teatro, tra spazi urbani e spazi teatrali, inseguendo il labile confine tra palcoscenico e realtà quotidiana nella messa in scena delle nostre vite.
Ferdinando Molteni, già giornalista del Secolo XIX ed ora Assessore alla Cultura del Comune di Savona, interverrà sui medesimi temi, legandoli alla realtà della nostra città che mai come ora sta vivendo una fase di profonda ristrutturazione, urbana e sociale.

26 Maggio ore 19.30 Fortezza del Priamar – ingresso gratuito
spettacolo di Grazia Ferro e Anna Redi
Lo spettacolo del 26 maggio è stato scelto come conclusione del 3°convegno nazionale “Mente e corpo - un equivoco millenario” organizzato dalla Federazione Nazionale Psicomotricisti nel quale interverranno con alcune letture gli attori Marco Matarazzo e Arianna Ninchi.
I lavori precedenti di Archeologia Interiore sono stati: “Animula” nel parco Virgiliano a Napoli, “Sono Sfiorite le Rose” nell’anfiteatro Campano, “Nel Mitreo” in un tempio dedicato a Mitra nella città di S. Maria Capua Vetere, “Pà” in una cava di cemento per il Festival Petrolio dedicato a Pasolini per il Teatro Mercadante di Napoli, “Matres Matutae” per il museo campano di Capua, una produzione della Provincia di Caserta e del Dock 11 di Berlino.
PROGRAMMA
14 al 26 maggio 2007 - Palazzo del Commissario, Fortezza del Priamar >> workshop - laboratorio di teatro-danza
25 Maggio ore 17.30 - Palazzo del Commissario, Fortezza del Priamar >> incontro seminario con Agostino Petrillo, Franco Vazzoler e Ferdinando Molteni – ingresso gratuito
26 Maggio ore 19.30 - Fortezza del Priamar>>spettacolo di Grazia Ferro e Anna Redi – ingresso gratuito